Avviata da Condifesa Verona CODIVE la campagna assicurativa 2024 in agricoltura. Gli imprenditori agricoli possono così stipulare polizze per assicurarsi contro le avversità catastrofali (alluvione, gelo-brina, siccità), quelle di frequenza (grandine, eccesso di pioggia, eccesso di neve, venti forti) e quelle accessorie (colpo di sole, vento caldo e ondata di calore, sbalzi termici); ma c’è anche la possibilità di avere polizze monorischio per la grandine e aderire ai fondi mutualistici a copertura dei possibili danni per fitopatie e crisi di mercato. Un’annata che si presenta non priva di incognite. “Abbiamo chiuso gli accordi con tutte le principali Compagnie di Assicurazione per poter consentire ai nostri associati di poter assicurare anche quest’anno le proprie produzioni agricole. Purtroppo, ci sono aumenti di tariffa generati dall’ennesima annata negativa per le compagnie di assicurazione, che va a sommarsi alle altre annate precedenti negative spiega il presidente di CODIVE Davide Ronca che aggiunge “E’, inoltre, in atto una revisione da parte del Ministero dell’Agricoltura che ha sì garantito il contributo pubblico fino al 70% sul premio, ma con uno stanziamento massimo di 297,5 milioni di euro. Ciò significa che al momento è difficile stabilire l’entità del contributo. Ci auspichiamo che la politica, con il Ministero dell’Agricoltura, continui a considerare la gestione del rischio fondamentale per la salvaguardia del reddito delle nostre imprese agricole”. Il 2023 per CODIVE, che conta 8800 soci, si è chiuso con un record di risarcimenti e di premi assicurativi. A causa di 102 giornate di maltempo (-22% rispetto al 2022), che hanno causato danni e conseguenti aperture di sinistri, il valore risarcito agli assicurati soci di CODIVE è stato di 61,9 milioni di euro, praticamente più del doppio dell’anno prima (30.5 milioni di euro).
I valori assicurati nel 2023 sono stati 562,6 milioni di euro, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente.
I giorni di maltempo si sono concentrati nel Comune di Verona con 26 episodi, Legnago con 19, Valeggio sul Mincio e Terrazzo con 18, Tregnago, Belfiore e Villa Bartolomea con 17 sinistri, Sona con 15 e gli altri territori in misura minore. L’uva anche nel 2023 è la coltura maggiormente assicurata (198 milioni di euro) e risarcita con 29.4 milioni di euro. Seguono la frutta assicurata per 65,5 milioni di euro e risarcita con circa 18,3, le orticole assicurate per 81,8 milioni di euro e risarcite con 6 milioni di euro. Mais e oleaginose sono state assicurate per 37,3 milioni e hanno ricevuto risarcimenti per 2,27 milioni, il tabacco è stato assicurato per 21,1 milioni di euro e ha ottenuto risarcimenti per 1,85 milioni di euro, i vivai sono stati assicurati per 50,6 milioni di euro e risarciti con 2,8 milioni di euro. “Lo scorso anno il rapporto tra sinistri liquidati dalle compagnie e premi pagati è stato del 96%, nel 2022 era del 41%. – evidenzia il direttore di CODIVE Michele Marani – ciononostante, siamo riusciti anche per il 2024 a mantenere generalmente invariata la capacità assuntiva, tranne per qualche produzione estremamente critica. Per il 2024, quindi considerando la situazione, sarà necessario assicurarsi con maggior attenzione, valutando magari franchigie diverse ed utilizzando anche diverse fasce di prezzo. In questa maniera si può avere una idea più chiara dei costi differenti a cui si va incontro e quindi scegliere con maggiore consapevolezza la soluzione più adatta ad ogni azienda”.