Casartigiani in prima linea per le imprese artigiane in difficoltà. Il segretario regionale Andrea Prando di Casartigiani del Veneto chiede di fare presto presto perché le aziende non possono stare in stallo a lungo.
La determinazione delle perdite di fatturato su base annuale come da tempo auspicato da CASARTIGIANI consentirà di livellare sbalzi registrati nei diversi mesi che, nel corso del 2020, avevano penalizzato soprattutto alcune categorie economiche. La modifica alla bozza di provvedimento viene dunque accolta con favore dalla Confederazione che auspica possa essere accompagnata anche da un aumento della percentuale di ristoro per le imprese dell’artigianato e di piccola dimensione almeno fino al 30% della perdita di fatturato.
Bene anche il superamento dei codici ATECO ai quali hanno fatto riferimento i precedenti provvedimenti sui ristori. Il continuo cambiamento delle zone sottoposte a misure restrittive e le ordinanze dei singoli Governatori che si susseguono in continuazione hanno messo in evidenza infatti tutti i limiti di un sistema che è apparso da subito troppo complesso, soprattutto per il mondo delle microimprese, e che ha lasciato fuori intere categorie di soggetti in forte difficoltà. Un lungo elenco che riguarda in particolare la filiera alimentare artigiana, il trasporto, l’artigianato artistico e tutte quelle imprese collegate alle cerimonie come fotografi e sarti.
In attesa di leggere il testo definitivo del nuovo Decreto “Sostegno” CASARTIGIANI desidera rimarcare infine l’esigenza di una tempestiva attribuzione di adeguate risorse a FSBA per far fronte alle necessità di sostegno al reddito dei lavoratori e l’ulteriore proroga del pagamento della rottamazione ter e del saldo e stralcio relativi al 2020 _ c.d. pace fiscale _ che oltre ad una congrua proroga come anticipato dal ministero dell’economia e delle finanze contenga un adeguato piano di rateizzazione per andare incontro all’aggravio di liquidità davvero insostenibile che stanno subendo numerose imprese. In un contesto generale di difficoltà, come quello attuale, sarà necessario poi rinviare le cartelle esattoriali fino alla fine del 2021 e trovare soluzioni adeguate per garantire, soprattutto alle imprese di minori dimensioni, la possibilità di accedere più agevolmente al credito (come richiesto da Giacomo Basso al Presidente Mario Draghi) sia per liquidità sia per programmare investimenti legati ad adeguamenti normativi di sicurezza e di ristrutturazione dell’attività.