Caldiero con il vento in poppa, Clivense avanti adagio ma con piglio. Si apre nel migliore dei modi il nuovo anno per le due veronesi di serie D, attese da due sfide ostiche che gialloverdi e biancoazzurri hanno saputo disinnescare.
Qui Caldiero. I ragazzi di mister Cristian Soave partono subito con il piede giusto nel girone di ritorno, battendo al Berti i brianzoli della Folgore Caratese del presidente-giornalista Michele Criscitiello. Un successo che permette al Caldiero di tornare in testa al campionato appaiando sul trono l’Arconatese. Decisive le due reti per tempo, nella prima frazione il giovane Furini mette dentro l’assist al bacio di Fasan, nella ripresa è prodezza balistica di capitan Zerbato a chiudere i conti. Caldiero che conquista anche un record nazionale. Per la decima volta su undici gare il portiere Kuqi ha chiuso la gara senza subire reti e nessuno è in grado di tenere il passo del Caldiero, in nessuna categoria dalla A in giù. Un solo gol al passivo tra le mura amiche, meglio della Juve Stabia, girone C della serie c e della Carrarese, girone B sempre della C. Ma meglio anche di Milan e Juventus. Altro dato di cui a Caldiero vanno orgogliosi è che dei 19 giocatori, tra quelli scesi in campo e quelli che sono rimasti in panchina durante il match, ben 15 sono veronesi. Una forte identità territoriale.
Qui Clivense. Buono anche il pareggio conquistato dalla Clivense a San Martino Buonalbergo contro la Varesina. Intanto perché gli ospiti sono comunque la terza forza del campionato ma, soprattutto, per il modo con cui i ragazzi di mister Riccardo Allegretti questo pareggio l’hanno conquistato. Clivense avanti nella prima frazione con Cissè e Varesina al pareggio a metà ripresa con Gasparri. “Sia chiaro – afferma Allegretti – è un buon punto perché affrontavamo una squadra forte e in salute ma c’è anche rammarico perché abbiamo creato un paio di buone opportunità per il raddoppio e perché Pavoni, il nostro portiere, è rimasto di fatto inoperoso. Abbiamo, comunque, offerto una grande partita sotto il profilo dell’intensità e dell’attenzione, commettendo alla fine un solo errore che ci è costato il loro gol. Ma non ho davvero nulla da rimproverare alla squadra”.
Mauro Baroncini