Caldiero d’alta quota, Clivense a piccoli passi. Una vittoria casalinga e un pareggio in trasferta per le nostre due rappresentanti di serie D. Il Caldiero supera tra le mura amiche la Varesina, mentre la Clivense impatta a reti bianche nella partita giocata a Caravaggio nella Bergamasca. Due risultati positivi salutati, tuttavia, da stati d’animo chiaramente contrapposti.
Qui Caldiero. I termali superano la Varesina in una sfida tra squadre appaiate entrambe al second posto della classifca. E’ una domenica perfetta per gli uomini del presidente Filippo Berti. Decide il match un tap-in da pochi passi di Rachid Arma dopo che il gran sinistro di Alberto Filiciotto si era stampato sulla traversa. La Varesina ci ha provato sino alla fine a rimettere le cose a posto ma la grantica difesa del Caldiero ha retto benissimo. Sino alla gara di domenica scorsa al Berti la Varesina aveva sempre fatto gol e silenziare l’attacco mitraglia dei lombardi la dice lunga sulla bontà della prestazione dei termali che, complici le sconfitte del Brusaporto a Piacenza e dell’Arconatese contro la Tritium si portano al secondo posto in solitaria a due punti dalla vetta “Non fare far gol al loro attacco – commenta il tecnico Cristian Soave – è un risultato straordinario. Vittoria sofferta ma assolutamente meritata”.
Qui Clivense. L’undici del presidente Sergio Pellissier non va oltre lo 0-0 nella trasferta contro il Caravaggio in una gara dominata in lungo e in largo ma a cui è mancato l’acuto vincente. “Per quanto si è visto in campo – afferma il tecnico Riccardo Allegretti – ai punti avremmo meritato noi la vittoria. È un peccato non tornare a casa con i tre punti, per le tante occasioni avute e per il tipo di partita che abbiamo giocato. I ragazzi hanno fatto una prestazione eccezionale, dal punto di vista dell’attenzione, delle misure e dell’intensità. Però la differenza la fai quando segni. Per l’ennesima volta abbiamo avuto tante occasioni per fare gol ma ci è mancato il guizzo che ti avrebbe permesso di tornare a casa con la vittoria. Ma la strada intrapresa ora è quella giusta. Sono assolutamente fiducioso”.
Mauro Baroncini