Inizia una nuova fase operativa per il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese che esercitano attività agromeccanica. L’incontro di martedì nella sede della CISL, a Roma, ha riunito infatti i rappresentanti della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai) e di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con lo scopo di definire alcuni aspetti applicativi dell’accordo generale siglato lo scorso 12 luglio.
“L’incontro ha confermato l’ottimo clima di collaborazione tra le parti – ha sottolineato il presidente di Cai, Gianni Dalla Bernardina – e l’esistenza di un proficuo spirito di concertazione, che ha permesso di raggiungere un’intesa razionale ed equilibrata su temi quali congedi parentali e criteri di aggiornamento delle retribuzioni”.
La commissione sindacale di Cai, che ha lavorato sul testo dell’accordo per conto della Confederazione, è risultata costituita da Michele Pedriali, Massimo Alberghini Maltoni, Enzo Cattaneo e Sandro Cappellini e ha beneficiato del supporto tecnico-giuridico di Valentina Aloi, Stefano Turzi e Marco Lussana.
“Nel corso della riunione di martedì – ha aggiunto Dalla Bernardina – si è provveduto a delineare una sorta di road-map di future verifiche intermedie circa l’operatività dei punti principali del contratto che, lo ricordiamo, riguarda oltre 30mila dipendenti del settore agromeccanico”. Tra gli aspetti di maggior rilevanza rientra la costituzione di un Comitato paritetico nazionale incaricato di monitorare le principali dinamiche evolutive del contoterzismo agrario, con particolare riferimento all’andamento dell’occupazione e alla salute dei lavoratori, così come alla formazione professionale e all’impatto dell’innovazione tecnologica.