E’ stato presentato all’ufficio per la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Veneto il progetto per la ristrutturazione (“revamping”) di alcune sezioni dell’impianto di incenerimento di Ca’ del Bue.
AGSM scrive nella relazione “… Nel quadro del nuovo complessivo riassetto del polo impiantistico ambientale di Cà del Bue e nell’ottica di una ottimizzazione delle attività, la sezione di “SELEZIONE MECCANICA” e più in generale l’intero sistema “Cà del Bue”, viene ampliato nelle attività di trattamento che è in grado di portare a termine anche in funzione di futuri sviluppi impiantistici che porteranno questo sito ad essere punto nevralgico del sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati. In questa ottica, quindi, viene progettata la modifica della sezione esistente di selezione meccanica per poter trattare rifiuti assimilabili (RSAU) con l’obiettivo di massimizzarne il recupero sia come riciclabili che come produzione di materiale combustibile in funzione della qualità del materiale in ingresso e, in aggiunta, il trasferimento nello stesso sito delle attività TRANSECO (o altri soggetti incaricati) sui rifiuti speciali non pericolosi (RSNP) e RSAU che attualmente vengono svolte nello stabilimento localizzato nel Comune di Zevio. Tutto bene dunque? Non secondo Michele Bertucco che ricorda che il Comune di Verona è fanalino di coda per la differenziata.