Ca’ del Bue, l’incendio scatena la bufera Bertucco interroga: “C’era un progetto di “revamping”, ma Agsm finora ha fatto silenzio”

“È grave la decisione della Regione di escludere dalla procedura di Valutazione d’impatto ambientale la modifica all’impianto di Ca’ del Bue, non ascoltando le legittime preoccupazioni del territorio. Presenteremo un’interrogazione alla Giunta Zaia, chiediamo che venga effettuata una Valutazione d’impatto sanitario: con le vie respiratorie dei cittadini non si può scherzare, a maggior ragione in un periodo come questo”. È quanto dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Veneto Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon a proposito del via libera della Direzione ambientale di Palazzo Balbi all’impianto di essiccazione di Agsm a ridosso del confine con San Giovanni Lupatoto.

“Saltando la procedura Via si elimina una fase importantissima, quella del coinvolgimento della popolazione (privati cittadini, rappresentanti delle associazioni di categoria e di quelle ambientaliste), che ha l’occasione per conoscere nel dettaglio i contenuti del progetto” sottolineano i due esponenti PD.

Sono stati giorni difficili per Ca del Bue, al centro delle polemiche ora per l’incendio dei giorni scorsi.
Al riguardo ecco quando scrive Agsm in una nota fatta pernire alla redazione. “In relazione all’incendio al termovalorizzatore di Ca’ del Bue avvenuto nella notte tra sabato 9 e domenica 10 gennaio, si precisa che si è limitato all’interno della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato, dove è ipotizzabile si siano trovate ceneri da braci che avrebbero contribuito ad appiccare il fuoco.
La squadra antincendio di Agsm, con il supporto dei Vigili del Fuoco, è prontamente intervenuta per spegnere le fiamme, circoscritte in profondità della fossa di raccolta del rifiuto indifferenziato.
La situazione è immediatamente rientrata nella normalità. Cogliamo l’occasione per raccomandare vivamente ai cittadini, visto quanto può succedere, di non gettare i residui di camini, stufe e caminetti nella raccolta indifferenziata ma di provvedere al loro smaltimento nell’organico, sempre accertandosi che siano completamente estinti”.

Da registrare anche l’intervento di Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.
“Ho depositato un’interrogazione urgente in Comune di Verona per chiarire quanto successo a Ca’ del Bue. Un precedente incendio presso l’impianto di Ca’ del Bue era avvenuto il 28 novembre 2015 (sempre di sabato) e aveva interessato un cumulo di circa 2.000 tonnellate di rifiuto trattato.Nel 2016 la Regione aveva tuttavia approvato un progetto di “revamping” che Agsm aveva declinato in senso sostenibile mostrando (o facendo credere) di voler puntare tutto sulla produzione di biometano. Dopo 5 anni, però, Agsm non ha ancora chiarito quale sarà il destino dei vecchi forni: faranno ancora parte dell’impianto, come il progetto di “revamping” induce a pensare, oppure l’azienda ha altri progetti?”