Un’altra speranza ci viene regalata dal virologo Roberto Burioni. E cioè quella che il coronavirus possa mutare diventando più buono nei nostri confronti. Spesso questo accade, proprio come in precedenza è avvenuto ad altri virus passati dagli animali all’uomo. Insomma, conviene aggrapparsi con le unghie anche a questa speranza, oltre a quella del caldo.
L’arrivo di temperature elevate potrebbe infatti rallentare la trasmissione del Covid-19. Perché abbiamo imparato nelle ultime settimane che proprio non ama il caldo. Burioni spera che Covid diventi più buono
Roberto Burioni ha pubblicato un nuovo video su Medical Facts in cui spiega cosa ci potremmo aspettare. In precedenza il virologo aveva parlato di un possibile colpo di fortuna con l’arrivo della bella stagione e soprattutto di temperature più elevate. Adesso i colpi di fortuna potrebbero raddoppiare perché “il Covid-19 può diventare più buono. Tipicamente i virus hanno questa tendenza, ma non è scontata”.
Il virologo ha poi cercato di rendere maggiormente l’idea usando un esempio: “Immaginiamo che attraverso le mutazioni venga fuori una variante del virus che faccia venire la febbre a 37,2 e non a 39-39,5. Le cose cambiano. Con 37,2 di febbre non stiamo tanto male, andiamo al concerto, a cena, alla partita”. Quindi il virus che provoca 39 o 40 di febbre, quello più aggressivo, si diffonderà molto meno tra la popolazione rispetto all’altro. Quello più buono, che provoca una temperatura di 37,2 o 37,5, avrà una diffusione maggiore perché gli infettati continueranno a uscire dalle proprie abitazioni.
Nel dubbio restiamo a casa
Burioni ha poi spiegato che “ai virus conviene stare in pace con noi e infatti è già successo: altri coronavirus sono passati dall’animale all’uomo e adesso sono la causa di un banale raffreddore. Speriamo succeda anche con questo coronavirus che ci sta rovinando l’inizio del 2020. Ma dobbiamo dare al virus il tempo di mutare e intanto dobbiamo fare il nostro dovere nella battaglia contro questa minaccia, restando a casa”.
Attenti però, non è detto che questo accada. Quindi nel dubbio continuiamo a restare a casa, a non uscire. Anche perché dobbiamo dare in ogni caso il tempo al virus in questione di poter eventualmente cambiare.