Come previsto. Non c’è stata partita tra Hans Peter Briegel e gli altri. Troppo forte il gigante tedesco, che firmò lo scudetto, nonostante avesse avversari che, a loro volta, hanno comunque lasciato un segno nella storia del calcio gialloblù.
Briegel ha dominato la sfida, conquistando quindi la maglia di titolare nel Verona Top di tutti i tempi, che oggi vede, Garella tra i pali, poi Ferroni e De Agostini terzini, Fontolan e Tricella coppia centrale.
E’, in sostanza, il Verona dello scudetto, col solo De Agostini che ha tolto la maglia a Marangon, finito nella “squadra riserve” (si fa per dire). Ci finisce dentro anche Gigi Busatta, il silenzioso di Marostica, caro agli sportivi dell’Hellas. Busatta fu tra gli “eroi” del Verona anni ‘70, che senza vincere campionati fa ancora emozionare al racconto di imprese memorabili.
Busatta ha battuto sul filo di lana Ezio Rossi e anche questo piazzamento ha un suo perchè. Ezio Rossi è sinonimo di generosità, di fatica, di tenacia e la gente apprezza sempre questi giocatori, abituati a uscire dal campo sempre dopo avere dato tutto. Rossi fu tra i grandi protagonisti del Verona di Fascetti, che conquistò la serie A e poi visse altre stagioni in copertina, grazie anche alla sua duttilità tattica. Giocò mediano, stopper, terzino, jolly preziosissimo e ancora più, prezioso uomo-spogliatoio.
Dopo di lui, Volpati, altro jolly indimenticabile; poi Cera, Tommasi, Iachini e via via tutti gli altri. Il sondaggio continua. La prossima settimana toccherà alle mezzeali, altro ruolo in cui ci sarà da “lottare”… Sotto a chi tocca….