Cittadinanza onoraria di Brenzone sul Garda all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”. È suo il merito se l’isola di Trimelone potrà essere di nuovo accessibile al pubblico. Dal 2004 al 2021, infatti, il Reggimento l’ha bonificata ritrovando e distruggendo oltre 100 mila ordigni di ogni tipologia e calibro anche con il disinnesco di una pericolosa bomba d’aereo da 500 libbre. Per questo eccellente lavoro, il Comune di Brenzone, su proposta del sindaco Davide Benedetti, ha conferito nei giorni scorsi la cittadinanza onoraria all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” con una cerimonia che si è svolta a Legnago, dove si trova la caserma in cui ha sede il Reggimento. La ragione dell’encomio è stata: “Per aver operato per garantire la pubblica incolumità attraverso la bonifica dell’Isola di Trimelone nel Comune di Brenzone sul Garda, distinguendosi per l’elevata professionalità, il grande coraggio e la profonda abnegazione”. La consegna della cittadinanza è avvenuta da parte del sindaco al Colonnello Fabio Mariano. Trimelone, una delle più rilevanti tra le cinque isole esistenti nel lago di Garda, è situata di fronte a Brenzone sul Garda a circa 300 metri dalla costa ed ha un valore storico, culturale, turistico e ambientale molto rilevante. L’Isola, per quasi 70 anni fino ai giorni nostri, è rimasta inutilizzata e interdetta al pubblico. Il Comune di Brenzone, su richiesta della Prefettura di Verona, ha visto operare dal 2004 sul proprio territorio i reparti dell’8° Reggimento Genio Guastatori, a seguito di ritrovamenti occasionali di ordigni bellici e, successivamente, in una complessa e laboriosa bonifica sistematica fino al 2021. Diverse le vicende che si sono succedute nell’isola di Trimelone. Nel 1910 l’isola riprese l’originaria funzione di baluardo militare, utilizzo che aveva già avuto nel medioevo e che aveva proseguito in età scaligera e che avrà durante i due conflitti mondiali.Nel 1930 iniziò ad operarvi un’impresa privata, specializzata nel riutilizzo di residuati bellici, la quale recuperava da ogni parte del lago e del suo entroterra proiettili, mine, armi ed esplosivi abbandonati o finiti in acqua, ricavandone materiali da destinare all’esercito e polveri esplosive destinate ad essere riutilizzate da ditte di scavo.Nel 1954 avvenne una sciagura poiché, nei depositi degli esplosivi, una terribile deflagrazione scaraventò ovunque ordigni, schegge metalliche e brandelli di cemento armato causando l’interruzione della strada rivierasca, e l’evacuazione del piccolo centro di Assenza.