Vanno fatti i complimenti a tutti gli amministratori pubblici che l’indomani del forte temporale che ha sferzato la città e gran parte della provincia si sono infilati gli stivaloni, hanno preso in mano la vanga e hanno cominciato a spalare fango dalle case. Il sindaco Federico Sboarina e buona parte della sua squadra, alla quale si sono aggiunti anche gli onorevoli Ciro Maschio (Fratelli d’Italia) e Vito Comencini (Lega), il presidente di Agsm Michele Croce, ed altri politici, hanno aiutato i residenti di lungadige Attiraglio a liberare salotti, scantinati e garage allagati. Le foto che pubblichiamo sul nostro giornale testimoniano il grande impegno di tutti. Così come si sono dati da fare immediatamente i tecnici di Agsm e Amia, sempre in prima linea quando c’è bisogno. E però non può essere taciuto il fatto che la nostra città ancora una volta si è dimostrata troppo debole di fronte a un temporale, che seppur di forte intensità non possiamo classificare certo come un uragano. Le strade ancora una volta si sono allagate e i sottopassi si sono trasformati in vere e proprie trappole per gli automobilisti. È sempre successo a Verona negli ultimi anni, e dunque non sarebbe corretto dare la colpa a questa o a quella amministrazione. Si tratta uno scaricabarile che lasciamo volentieri ad altri. I veronesi chiedono risposte, non polemiche: una città come la nostra non può essere messa in ginocchio da una giornata di pioggia, per quanto intensa. Molti i danni riportati dai residenti: alcuni hanno dovuto buttare parte del mobilio, altri tutto ciò che avevano in cantina, altri macchine e scooter finiti sott’acqua. C’è bisogno di un cambio di marcia. Che gli amministratori pubblici, a danno ormai fatto però, si mettano ad aiutare le persone danneggiate è lodevole e lo sottolineiamo ancora una volta. Ma il danno andrebbe evitato. In che modo lo lasciamo naturalmente decidere a chi di dovere.