Bracconiere fugge a piedi nei boschi: identificato un 70enne di Altissimo.
Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Provinciale, in servizio antibracconaggio, ha controllato un cacciatore in località Rigoni nel comune di Vestenanova.
Dopo aver sentito un colpo di fucile, gli agenti accertavano che l’uomo aveva abbattuto un esemplare di capinera, specie particolarmente protetta. Nel corso del controllo notavano, inoltre, un sentiero che dal capanno di caccia si addentrava nel bosco e, poco distante, trovavano una rete da uccellagione – illegale – con imprigionato un pettirosso, anch’esso specie protetta e non cacciabile. Mentre la pattuglia liberava l’animale, il cacciatore fuggiva, nonostante l’ordine di non allontanarsi, lasciando sul posto sia il fucile che le munizioni.
L’identificazione dell’uomo avveniva tramite la matricola dell’arma e la targa del veicolo abbandonato poco distante.
Gli agenti, con i colleghi della Polizia Provinciale di Vicenza, si recavano quindi a casa del 70enne nel comune di Altissimo. Nella perquisizione dell’abitazione rinvenivano: 18 trappole illegali per la cattura di avifauna, una tagliola illegale per mammiferi e ben 191 uccelli illegalmente catturati o abbattuti, dei quali 113 esemplari di specie particolarmente protette.
Ignorando l’invito dei famigliari a rientrare a casa, il cacciatore, contattato al telefono, rimaneva nei boschi fino alla partenza degli agenti.
All’uomo potrebbero venire contestati – oltre ai reati venatori – anche l’abbandono dell’arma e la resistenza a pubblico ufficiale.