Sono giunti a Codogné, in un agriturismo, i primi 6 dei 50 profughi ucraini che l’imprenditore vinicolo Sandro Bottega ospiterà, fin quando lo vorranno, dando loro un appartamento, per ogni nucleo familiare, e un posto di lavoro in azienda. Si tratta di una famiglia di 6 persone composta da una nonna di 80 anni, della figlio Zola di 40 anni, del genero Dima di 47 anni, che era un manager di un’azienda di apparecchi elettronici, di una bambina di 5 anni e di due gemelli di 10.
Sono arrivati ieri mattina ed ospitati per i primissimi giorni in un agriturismo, sempre a spese di Bottega. “Ho ritenuto doverose”, dice Sandro Bottega, a capo del gruppo vinicolo che porta il suo nome, “cercare di aiutare qualcuna di queste persone che improvvisamente si sono venute a trovare sotto i bombardamenti. Ho così deciso di ospitarne una cinquantina. Ho affittato alcuni appartamenti che serviranno per dare un tetto ad ogni nucleo familiare e a tutte le persone in età lavorativa offrirò un posto di lavoro in due dei miei 5 siti produttivi. Potranno stare con noi fin quando lo vorranno, anche per sempre se lo riterranno opportuno. Gli altri 44 profughi giungeranno nel fine settimana e pensiamo che nel giro di 10 giorni tutti verranno sistemati nel migliore dei modi”.