La comunità come intreccio di persone, imprese e istituzioni è stata al centro del convegno organizzato sabato 25 febbraio al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova all’interno del progetto “S.C.I. – School Contest Intergenerational”, avviato nel 2019 con un finanziamento di Fondazione Cariverona. Il convegno, aperto alla cittadinanza, ha raccolto le testimonianze di alcuni degli attori, tra comunità, partner e investitori, delle diverse annualità di progetto. Uno degli obiettivi era quello di attrarre forze nuove mostrando una parte di quanto fatto all’interno della comunità, come ha spiegato il Sindaco del Comune di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti: «Ci riconosciamo orgogliosi nelle nostre radici e tra i nostri valori c’è ancora un forte senso di comunità. Favorire, con questi progetti, le relazioni intergenerazionali contribuisce a sostenere e alimentare questa sensibilità, questo senso di appartenenza affinché non vada perso. Non possiamo permettercelo. Questo ci ha permesso di maturare, negli anni, competenze progettuali e sociali importanti: non è un caso se qui un finanziamento rende per 10 volte il valore iniziale. A vantaggio di tutti». Moderato da Alessandro Anderloni, drammaturgo e direttore artistico del Film Festival della Lessinia, il convegno è stato aperto, dopo i saluti istituzionali, dall’intervento del sociologo Prof. Flaviano Zandonai, che si occupa di terzo settore e impresa sociale attraverso attività di ricerca applicata, formazione, consulenza e divulgazione editoriale. A seguire, si sono succeduti tre momenti di confronto che hanno restituito le buone pratiche instaurate dal progetto: in primis sono intervenute le aziende Perozeni Srl e Quintomiglio Snc, dimostrando come poter essere protagoniste nella vita dei propri dipendenti, ma anche delle associazioni e dei cittadini; quindi hanno portato testimonianza del proprio percorso di empowerment e di inserimento nel mondo del lavoro alcuni ospiti della comunità educativa per minori non accompagnati “La Cordata”, beneficiari del progetto Sai – Sistema accoglienza integrazione. Il secondo talk ha dato spazio alle voci della Cooperativa sociale La Tata onlus, dell’US Corbiolo e della Pasticceria Valdiporro sull’importanza della cittadinanza attiva nel creare rete e nel proporre soluzioni ai bisogni del territorio; infine, il terzo confronto ha avuto per protagonisti i Servizi Sociali comunali e i volontari che hanno manifestato il ruolo determinante della rete di aiuto sociale e degli enti locali, anche in ottica di raccordo tra i diversi livelli. La chiusura dei lavori è stata affidata al Csv di Verona e ai referenti del progetto, che hanno illustrato rispettivamente i servizi offerti alle imprese e la disponibilità a organizzare corsi di formazione obbligatori per il lavoro, sgravando così dai costi le aziende del territorio. La mattina si è conclusa intorno a mezzogiorno con un momento conviviale organizzato dalla Cooperativa sociale Panta Rei. Il progetto “S.C.I. – School Contest Intergenerational”, di cui il Comune di Bosco Chiesanuova è l’ente capofila, ha messo in campo una strutturata serie di azioni per creare una rete aperta di attori del territorio — singole persone, imprese e istituzioni — con lo scopo di potenziare e valorizzare le risorse presenti a servizio della comunità. Nella messa in campo della progettualità, il Comune è stato affiancato da partner come Cooperativa sociale La Tata onlus, Federazione del Volontariato di Verona onlus – CSV, Comune di Cerro Veronese, Istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova, Fondazione Pia Opera Ciccarelli onlus e Parrocchia di Corbiolo.
Home La Cronaca di Verona Bosco e la forza di essere “comunità’’. All’interno del progetto “S.C.I. –...