Borsa di studio Rubini consegnata a tre laureati in Musicoterapia

Una borsa di studio intitolata al commercialista Roberto Maria Rubini è stata consegnata nell’auditorium Montemezzi del Conservatorio di Verona ai tre laureati con 110 e lode che hanno seguito il Biennio di Specializzazione, equipollente all’attuale Biennio di secondo livello in Discipline Musico Terapiche, nell’anno accademico 2022-2023.

L’assegno è stato consegnato a Giorgia Sardella, per la tesi “Il ruolo della musicoterapia nella relazione genitori-bambino pretermine nella post-dimissione dalla terapia intensiva neonatale”, a Teodora Cianferoni per la tesi “Musicoterapia in riabilitazione neuromotoria” e a Samuele Sommacal per la tesi “Dai suona. Un’esperienza di tirocinio con applicazione del modello Nordoff Robbins”.

Consegnata la borsa di studio Rubini

La borsa di studio è stata consegnata dalla moglie del commercialista scomparso Patrizia Martello e dai nipoti Alberto Rubini e Chiara Jole Fornari, alla presenza della presidente del Conservatorio Daniela Brunelli, del direttore Federico Zandonà, del coordinatore del Dipartimento di musicoterapia Paolo Alberto Caneva e della professoressa Sabrina Reale.

Il corso, riconosciuto dal Ministero come laurea magistrale, ha l’obiettivo di formare musicisti qualificati in “Teorie e tecniche in Musicoterapia” in grado di effettuare un uso professionale della musica e dei suoi elementi, come forma di intervento in ambito medico, educativo e della vita quotidiana, a beneficio di singole persone, gruppi, comunità.

Chi è Roberto Maria Rubini

Appassionato sostenitore del valore educativo, culturale e sociale della musica, Roberto Maria Rubini ha seguito fin dagli esordi l’iter di riconoscimento ministeriale del corso, coinvolgendo nel sostegno economico dell’iniziativa il Rotary International di Verona, di cui era socio fondatore.

Commercialista, revisore dei conti, consulente tecnico del Tribunale, oltre che uno dei più noti professionisti di Verona, Rubini si è spento nell’ottobre 2020 a 79 anni.

Dal 1996 al 2006 era stato presidente dell’Istituto assistenza anziani, allora commissariato dalla Regione per eccessivo indebitamento, che Rubini seppe portare al completo risanamento. E’ stato inoltre revisore dei conti in numerosi enti, fra cui l’aeroporto Catullo.