– A seguito delle difficoltà riscontrate, in tutta italia, da migliaia di aziende nella procedura di accesso alla piattaforma on-line per la presentazione delle domande relative al credito d’imposta del 28%, cosiddetto “bonus gasolio”, da parte delle imprese di Autotrasporto, Confartigianato Trasporti ha richiesto, ottenuto e già effettuato una riunione urgente con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
“Su tale procedura, che si è rivelata alquanto complicata in molti aspetti, pur basandosi su passaggi semplici – spiega Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporti Verona –, la nostra Confederazione ha espresso tutto il disappunto legato al fatto che, con simili modalità di richiesta, si contravviene al principio di legge per cui ad una Pubblica Amministrazione è vietato chiedere al cittadino, anche impenditore, dati ed informazioni possedute da un’altra PA ed è compito della prima acquisire d’ufficio tali dati senza ulteriori ‘fastidi burocratici’ per il cittadino. Inoltre, nel corso dell’incontro abbiamo avuto modo di rappresentare, non nascondendo il malcontento e la delusione di molti operatori, le situazioni problematiche evidenziate”.
Primo fra tutti lo scoglio inizialmente insormontabile legato all’accesso con CNS che – riferito ADM, – è stato risolto ampliando la sfera delle caratteristiche di tale strumento.
In secondo luogo, l’impossibilità di accedere attraverso lo SPID personale del titolare, perché non agganciato alla partita Iva dell’impresa. Per la risoluzione di tale problematica è necessario intervenire sul portale dell’Agenzia Entrate e procedere all’aggancio. Per tale ultima situazione l’ADM ha fornito una breve guida, che Confartigianato Imprese Verona mette a disposizione degli Associati, sulla procedura di accreditamento del legale rappresentante quale incaricato a fisconline.
Già da oggi è possibile riprovare con successo l’inserimento dell’istanza.
“Apprezziamo lo spirito di fattiva collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, finalizzato alla risoluzione delle problematiche emerse’’, conclude Brandellero.