Nella serata del 27 luglio, dopo una giornata convulsa, è stato approvato il Dl Semplificazioni, contenente l’emendamento al decreto legge sulle semplificazioni fiscali che elimina la data del 1° maggio 2022 come termine dal quale far decorrere le cessioni facilitate dei bonus edilizi. “Per alcune ore abbiamo temuto che le solite logiche di ‘partito’ prevalessero sui bisogni delle imprese e dei lavoratori – commenta Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto –. Sarebbe stata una vera e propria ingiustizia. Grazie alla modifica invece, si apre una speranza per i 520 milioni di euro che stimiamo incagliati in Veneto, rimasti ‘in pancia’ a circa 6 mila imprese, affinché possano essere ceduti, evitando così la chiusura di centinaia di attività”.
“Ostacoli come questi – aggiunge Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona e Vicepresidente regionale – sono paradossali e autolesionisti, visto che sono proprio i bonus edilizi ad aver consentito la creazione di nuovo lavoro, il rilancio della domanda interna e che dovrebbero favorire la transizione ecologica del nostro Paese. Già perché, a leggere i dati dell’Ufficio studi della Confederazione regionale, è proprio il settore edile, grazie anche ai bonus edilizi, a trainare la ripresa”.
Confartigianato non esita a chiedere, da subito, ai partiti che si apprestano alla campagna elettorale, di inserire nei loro programmi la prosecuzione di politiche anticicliche, come gli incentivi per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. “Si tratta – conclude Iraci Sareri – di interventi importanti per contribuire al rilancio di un settore fondamentale come le costruzioni e per realizzare la transizione green del nostro Paese’’.