Energon Esco srl, azienda modenese specializzata nell’efficientamento energetico dei grandi edifici e negli impianti di teleriscaldamento, ha emesso un minibond da 7 milioni di euro a 7 anni, che è stato interamente sottoscritto da Impresa Italia, il fondo di private debt gestito da Riello Investimenti Partners sgr. Advisor legale del fondo è stato Gianni Origoni Grippo Cappelli, mentre Energon Esco è stata assistita da Pirola Corporate Finance e dallo studio Bonazzi Ceccaroli Tavoni. Fondata nel 2010 da tre manager del settore (Luca Guaitoli, Vittorio Andreoli e Luca Pedani), la società è partecipata dal 2014 da Nem sgr (gruppo Banca Popolare di Vicenza). In quell’occasione Nem sgr aveva investito 4,2 milioni di euro e contemporaneamente Mps e Banco Popolare avevano erogato finanziamenti per altri 4,2 milioni. Secondo l’analisi di Leanus (consultabile dopo essersi registrati gratuitamente), Energon Esco ha chiuso il 2015 con 10,6 milioni di euro di ricavi, 1,3 milioni di ebitda e una posizione finanziaria netta positiva per un milione. L’unicità dell’operazione sta nell’avere coniugato le tecnicalità e le protezioni per il creditore di un project financing con la durata de!la maggiore liquidità degli strumenti del mercato del capitali, al fine di creare valore e supportare la crescita. Per Ludovico Mantovani si è trattato di un “intervento professionale significativo che ha cercato di coniugare le specificità di Energon Esco nel settore dell’energy & infrastructure con la necessità di un volume di investimenti e quindi di funding per i prossimi anni pari al fatturato attuale della società”. Per Alberto Lampertico e Luigi Terranova rispettivamente Investment director e amministratore delegato di Riello Investimenti Partners SGR, “Energon Esco è una PMI di successo i cui azionisti hanno saputo e voluto conoscere e ben sfruttare strumenti di capitale alternativi rispetto al credito tradizionale”. Grazie al bond di 7 milioni a 7 anni interamente sottoscritto, la società potrà sostenere i Cepax legati a contratti in portafoglio che le consentiranno di raddoppiare il proprio volume d’affari. I soci di maggioranza Guaitoli e Pedani non hanno dubbi. La crescita richiede stabilità di capitale garantiscono con un patrimonio netto di circa 8 milioni e di fonti di finanziamento che come Energon Esco vengono garantite con un patrimonio netto di circa 8 milioni e un basso livello di indebitamento tutto a lungo termine, oggi pari a circa 5,5 milioni.