“Il Fondo di solidarietà sociale del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese è uno strumento per aiutare le famiglie in difficoltà economica che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette del servizio idrico integrato “. Bruno Fanton, presidente del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese, introduce così il Fondo di solidarietà sociale che, come l’anno scorso così come gli ultimi 14 anni, anche quest’anno è a sostegno di chi è in difficoltà.
Il Fondo dell’ATO è allargato, oltre agli utenti con reddito ISEE fino a 10.632,94 euro, anche a chi ha subito danni economici legati alla pandemia (fino a 40.000 euro) che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette del servizio idrico (l’amministrazione locale darà poi al cittadino tutte le informazioni necessarie per poter accedere al fondo).
Come fare domanda e a chi? “Proprio al Comune. Il cittadino deve fare riferimento al proprio Comune di residenza, rivolgendosi ai Servizi Sociali”, spiega Fanton. È infatti il Comune a farsi carico delle bollette del servizio idrico che l’utente non riesce a pagare; successivamente l’ATO rimborsa il Comune utilizzando il Fondo di solidarietà sociale.
Il bonus sociale idrico è uno strumento di sostegno delle persone in disagio economico, che prevede uno sconto o un rimborso sulla bolletta. Dal 1° gennaio 2021 è stata istituita una nuova procedura che prevede il riconoscimento automatico agli utenti in difficoltà, senza che questi debbano recarsi in Comune o al CAF per compilare la richiesta. È infatti sufficiente presentare all’INPS la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per l’ottenimento dell’ISEE e, se questa rientrerà nelle condizioni di disagio economico previste, scatterà direttamente lo sconto o l’assegno per l’ammontare spettante. Tale procedura, oltre a ridurre l’iter burocratico che il cittadino deve affrontare, ha il valore aggiunto di riconoscere il bonus anche a chi, in situazione di difficoltà, non fosse a conoscenza di questa agevolazione.
L’automatismo che genera questi vantaggi si basa su uno scambio di flussi informativi tra enti diversi, per questo ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e il Garante della Privacy, a tutela dei dati sensibili, hanno imposto degli adempimenti burocratici per i Gestori Idrici. Tali adempimenti hanno rallentato l’entrata in funzione della procedura che, ad oggi, non è ancora a regime. “Nel 2020 Acque Veronesi ha erogato 371.800 euro per garantire l’accesso all’acqua alle persone in difficoltà economica, aiutando così quasi novemila famiglie” spiega Roberto Mantovanelli, Presidente di Acque Veronesi. “La nuova procedura semplificata per l’assegnazione del bonus è purtroppo ancora bloccata a livello nazionale. Dato il periodo che stiamo vivendo, siamo convinti che sarebbe importante venisse attivata velocemente. Siamo stati i primi a fornire i dati richiesti’’.