Il fascino e la complessità della biodiversità di Bolca in mostra fino al 29 gennaio al Museo di Storia Naturale di Verona. Una proposta espositiva che punta a valorizzare i risultati degli scavi effettuati nell’ultimo ventennio nei giacimenti della Pesciara di Bolca e del Monte Postale. Un patrimonio straordinario di reperti di fauna e flora di circa 50 milioni di anni fa, che la mostra punta a far conoscere al grande pubblico, con un focus sulla varietà di organismi che questi due siti paleontologici hanno restituito nel tempo. Il nuovo allestimento temporaneo ‘Non solo pesci: la biodiversità di Bolca’ a cura di Irene Tomelleri è visibile al pubblico da oggi nell’atrio di Palazzo Pompei.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Regione del Veneto, che sostiene la valorizzazione del sito di Bolca e dei suoi reperti.
“Una interessante proposta espositiva – ha sottolineato l’assesora alla Cultura Marta Ugolini –, che mette in luce la ricchezza del bacino estrattivo di Bolca, composto da una varietà ancora poco conosciuta di animali, piante ed insetti. La mostra temporanea, arricchisce l’offerta delle esposizioni presenti al Museo di Storia Naturale, dando l’opportunità al pubblico di ammirare pezzi unici, frutto di recenti ritrovamenti”.
L’esposizione è stata presentata questa mattina al Museo di Storia Naturale dall’assessora Ugolini insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi. Presenti il responsabile delle collezioni naturalistiche dei Musei Civici Leonardo Latella, la curatrice della mostra Irene Tomelleri, il conservatore onorario della sezione di Geologia e Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Verona Roberto Zorzin.
“E’ una mostra itinerante – ha spiegato la direttrice Rossi – realizzata in due sedi. Apre al Museo di Storia Naturale per poi proseguire al museo di Bolca. Si tratta infatti di un progetto condiviso che, grazie ad un finanziamento della Regione Veneto, punta a valorizzare gli scavi, in particolare quelli più recenti che sono tutt’oggi in corso d’opera, sotto la guida del nostro museo. Un percorso che dovrebbe rafforzare anche la candidatura della Val d’Alpone a patrimonio Unesco”.
La mostra conferma e sostiene l’importanza dell’attività scientifica promossa dal Museo di Storia Naturale di Verona, in collaborazione con istituzioni e università italiane, nel percorso per l’inserimento dei giacimenti fossiliferi di Bolca, con altre località paleontologiche della Val d’Alpone, nella Tentative List italiana, la lista dei siti candidati a diventare patrimonio dell’UNESCO.
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