E venne il giorno di Salvatore Bocchetti. All’inizio, ha preso la parola il presidente Maurizio Setti: “Il mio intervento è molto semplice: dò l’in bocca al lupo ad un mio giocatore che farà un percorso che mi auguro possano fare anche altri. Ha dimostrato serietà, capacità, intelligenza… Il primo pensiero va a un grande in bocca al lupo che gli facciamo per il suo futuro da allenatore. Partiamo in salita, ma siamo convinti delle scelte fatte. A proposito di questo, in questi giorni ho letto cose strane rispetto al mio modo di comportarmi da dieci anni a questa parte, ovvero che i giocatori decidano chi mandare via o chi prendere. Mi sembra assurdo che venga riportato, soprattutto da voi che ci conoscete. Il modo di comportarsi di questa società prevede rispetto dei ruoli e un gruppo di ragazzi che sono serie, e che vivono per il calcio. L’ultima cosa che voglio chiarire è la presunta discussione con Marroccu, che avrei esautorato. Noi due viviamo in simbiosi, e le decisioni vengono prese da me e da lui. Qualsiasi situazione è decisa in condivisione, che in questo caso è stato frutto di una notte di pensieri che hanno fatto sì che Bocchetti sia ora qua. Gli auguro una grande carriera e un grande inizio di stagione”.
Dopo Setti, ecco Marroccu: “Mi sembra doveroso ringraziare lo staff di Cioffi, e soprattutto Cioffi, per il lavoro svolto. Le vicissitudini non ci hanno portato buoni risultati, e per questo domenica sera abbiamo deciso di cambiare la guida tecnica. L’unico pensiero che abbiamo avuto è stato ritrovare la continuità tecnica, che con Gabriele abbiamo tentato di raggiungere fino all’ultimo, individuando in Salvatore il prosieguo di un lavoro che aveva iniziato con mister Tudor. Quello che è accaduto dopo sono le semplici difficoltà di un allenatore giovane, che non ha ancora i requisiti regolamentari per guidare la squadra, quindi tutti i tentativi fatti prevedevano la sua presenza nell’area tecnica”
Infine, ecco le prime parole di Bocchetti. “Come ben sapete ero l’allenatore della Primavera. La società aveva bisogno di un aiuto, e io gliel’ho voluto dare. Mi hanno scelto e sono contento di questo”.
Si è parlato di un Verona poco intenso: riproporrà gli schemi d’attacco dello scorso anno?
“Quello che mi viene meglio è quel calcio, fatto di aggressione e pressing, quindi l’obiettivo è quello”.
Si sente pronto?
“È un ruolo molto importante, ma ce la metterò tutta per dare il mio contributo. La società ha bisogno, io ho entusiasmo e voglia di iniziare”.
Da cosa ripartirà nei rapporti con lo spogliatoio?
“Da quello che di buono è stato fatto lo scorso anno. In settimana abbiamo dovuto lavorare psicologicamente, abbiamo cercato di ripristinare la mentalità di gioco dello scorso anno”