Si è tenuto ieri a Palazzo Barbieri il primo tavolo di lavoro per la co-programmazione sulle ipotesi di gestione di Palazzo Bocca Trezza.
Il procedimento, conforme alle norme del Codice del Terzo Settore, ha avuto il suo avvio con l’avviso pubblico del 3 luglio, cui hanno risposto 36 Enti. I rappresentanti di questi enti si sono riuniti in Sala Delaini per il primo incontro, finalizzato alla raccolta dei bisogni delle diverse realtà territoriali, e per immaginare il futuro del Palazzo.
Palazzo Bocca Trezza: primo tavolo di confronto
In apertura dei lavori l’Assessore al Terzo Settore Italo Sandrini ha sottolineato: “L’uso dello strumento della co-programmazione è innovativo in ambito localeeportatore di grandi opportunità per costruire un nuovo modello di Amministrazione condivisa a livello nazionale. Questo comporta un cambio culturale grazie al quale l’utilizzo degli spazi sarà in condivisione anche a vantaggio delle associazioni in un sistema nel quale tutti saranno chiamati a dare il proprio contributo per il bene comune”.
La gestione di Palazzo Bocca Trezza, infatti, seguirà il percorso della co-programmazione e co-progettazione, novità assoluta a livello nazionale.
Questo approccio, alla luce della riforma del Terzo Settore, sperimenta nuove forme di partecipazione e collaborazione tra l’Amministrazione pubblica, gli Enti del Terzo Settore e altre realtà del territorio.
Come stabilito dal DL 72/2021, infatti, la co-programmazione “è finalizzata all’individuazione, da parte della pubblica amministrazione procedente, dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili”.
Questo nuovo paradigma trasforma il rapporto tra Pubblica Amministrazione ed Enti, passando da un modello verticistico a un rapporto paritario, introducendo una dinamica di collaborazione che, sebbene più complessa nella gestione, promette di intercettare in modo più preciso e puntuale i bisogni e le esigenze della comunità.
L’incontro di ieri ha quindi rappresentato un primo passo significativo verso la costruzione di un modello innovativo di amministrazione condivisa, con l’obiettivo di rendere Palazzo Bocca Trezza un esempio virtuoso di gestione partecipata a beneficio della collettività.