I parlamentari M5S hanno chiesto chiesto al presidente CIO, Thomas Bach, e al presidente commissione di Coordinamento per i XXV Giochi Olimpici Milano Cortina 2026, Kristin Kloster Aase, un intervento urgente per evitare che la pista da bob venga realizzata a Cortina, considerati i tempi tecnici, i problemi ambientali, i costi triplicati, i futuri elevatissimi costi di mantenimento dell’opera, che nessuno si è dichiarato disposto a coprire.
La richiesta, inviata con lettera al Presidente CIO, è stata firmata anche dai presidenti dei gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato Silvestri e Patuanelli, dai parlamentari e consiglieri regionali Veneti M5S e dai rappresentanti di altre forze di opposizione.
La rinuncia alla costruzione del Cortina Sliding Centre è stata annunciata dal Presidente del CIO, generando diverse proposte sulle alternative da intraprendere. Tra queste, l’opportunità di individuare una sede già esistente ed operativa fuori dall’Italia, è sembrata essere la soluzione più consona e coerente con i principi di sostenibilità dell’Agenda Olimpica 2020.
“Speriamo – hanno detto -che alla fine prevalga il buon senso, la tutela dell’ambiente e la volontà di non buttare nuovamente ingenti risorse pubbliche dalla finestra. Il Presidente Zaia, dovrebbe far valere le legittime aspirazioni del Veneto, in sede di confronto con gli altri Presidenti di regione, ed esigere delle gare compensative, in considerazione del ridimensionamento del ruolo di Cortina. La previsione della costruzione di una pista da Bob a Cortina – che evidentemente nessuno voleva – è stato un grosso errore, a cui adesso deve essere posto rimedio”.
Il vicepremier Matteo Salvini ha intanto spento le speranze del Piemonte. “Io ho commissionato – ha detto – alle strutture del mio Ministero di verificare con i costi previsti la possibilità di realizzare in tempi certi l’impianto di bob a Cortina. Si chiamano Olimpiadi Milano-Cortina e l’obiettivo è di tenerle lì”.