Ci sono l’amministratore delegato e il direttore dell’area tecnica di Grafica Veneta Spa, azienda leader nella stampa di libri e pubblicazioni, Giorgio Bertan, 43 anni, e Giampaolo Pinton, 60, tra gli 11 arrestati dai carabinieri di Cittadella (Padova) nell’operazione che ha sgominato un’organizzazione di pakistani che sfruttava lavoratori connazionali.
L’indagine è iniziata nel maggio del 2020 quando a Piove di Sacco (Padova) era stato trovato un pakistano a margine della carreggiata con le mani legate dietro la schiena, vittima di un violento pestaggio e di rapina.
Altri pakistani, poco dopo, erano stati trovati abbandonati per strada dopo essere stati malmenati e derubati dei loro averi, mentre 5 connazionali si erano presentati al pronto soccorso di Padova.
I carabinieri hanno scoperto che le aggressioni erano legate allo sfruttamento di lavoratori da parte di un’organizzazione composta da connazionali, che si avvaleva della facciata di una società di lavoro interinale con sede nel Trentino.
I due dirigenti, secondo la Procura di Padova, erano a conoscenza della situazione di illegalità e dei metodi violenti usati dall’organizzazione per soggiogare e intimidire i lavoratori. Grafica Veneta Spa stampa anche i libri di Harry Potter.
Grafica Veneta ha preso atto “con rammarico e sorpresa delle notizie uscite oggi sulle agenzie di stampa in ordine al suo coinvolgimento nella inchiesta denominata Pakarta”. In una nota il presidente del gruppo, Fabio Franceschi, afferma: “Si ritiene di evidenziare che la società che gestiva l’appalto è interessata di altri analoghi appalti non solo in Veneto ma anche in altre Regioni del Nord Italia, infatti le prestazioni di BM in favore di Grafica Veneta rappresentano una modestissima parte del totale dell’ attività svolta proprio nel settore grafico, da questa società. Grafica Veneta – si aggiunge – era del tutto all’oscuro di quanto sembrerebbe emergere dall’inchiesta, e del resto l’oggetto della contestazione ai suoi funzionari riguarda solo ed esclusivamente un asserito ostacolo all’indagine, ostacolo che non è mai stato posto dalla società Grafica Veneta che intende invece collaborare con le forze dell’ordine e la magistratura per il ripristino della legalità in primis e quindi della verità”.
Chi non si dice stupito è il Partito della Rifondazione Comunista che esprime la propria solidarietà ai lavoratori che hanno subito minacce, attacchi violenti e continue intimidazioni.