Brutto, sporco e, finalmente, con un punto in più in classifica. Il Verona a Monza raccoglie un pareggio interrompendo così la serie di sconfitte in trasferta e facendo un piccolo passo avanti in graduatoria. Non basta, però, per poter sorridere. Le dirette concorrenti, infatti, piazzano colpi importanti, acuti che sparigliano le carte.
L’Empoli passa a Salerno condannando probabilmente i campani, l’Udinese sa far anche di meglio andando a battere la Juventus a Torino e portandosi così fuori dalla zona salvezza. Il Verona rimane terzultimo e deve aggiustare il tiro, la squadra su cui fare la corsa salvezza.
Ma, come si dice in ambito ciclistico, quale ruota battezzare? Salernitana e Cagliari sono alle spalle dell’Hellas e in evidente difficoltà. Davanti, tuttavia, si fatica a trovare un’avversaria malleabile. Sassuolo e Udinese hanno rose importanti, l’Empoli targato Davide Nicola ha cambiato marcia, con due vittorie e due pareggi da quando l’ex allenatore del Livorno è approdato nuovamente in Toscana. Lecce e Frosinone hanno raccolto punti importanti e possono gestire anche sconfitte pesanti come è accaduto nell’ultimo turno con ciociari travolti dalla Fiorentina e salentini a Bologna. Insomma, il punto di Monza è un buon mattoncino ma servirebbero anche gran bei blocchi di cemento per costruire la salvezza. Perché, ancora una volta, in Brianza il Verona ha palesato luci ed ombre.
Le prime riguardano la fase difensiva. Fare gol all’Hellas non è certo facile. Tutte le squadre in lotta salvezza hanno fatto peggio del Verona che con 32 reti al passivo sarebbe dietro al Genoa, attualmente dodicesimo in classifica. Il problema è sempre là davanti. Il Verona ha realizzato solo 21 gol sinora.
Peggio hanno fatto solo Empoli e Salernitana, le stesse reti le hanno realizzate Monza e Torino. Se la fase difensiva permetterebbe al Verona di conquistare senza patemi la salvezza, è quella offensiva che costringe il Verona a rincorrere un’altra missione difficile da compiere.
Il mercato ha sconvolto la squadra di Baroni ma sembra non aver risolto l’antica questione: chi fa gol al Verona? Baroni a Monza ha gettato nella mischia il polacco Swiderski, buoni movimenti, sicuramente buon giocatore ma l’ultimo colpo di Sogliano ha giù alzato bandiera bianca per un problema di natura muscolare che lo rende, con ogni probabilità, indisponibile per la sfida di sabato alla Juventus. D’altra parte Swiderski non giocava una partita dal primo minuto dallo scorso ottobre quando militava nel campionato americano con la maglia di Charlotte. Infine, per disegnare un quadro ancora più fosco, ecco arrivare al Bentegodi una Juventus ferita e arrabbiata, reduce da ben due sconfitte consecutive. I bianconeri non avranno più l’appeal di qualche anno fa ma a memoria è difficile andare a recuperare una striscia negativa di tre sconfitte consecutive per la Juventus.
Eppure il Verona ha bisogno di un colpo a sorpresa, ha la necessità di unire alla concretezza dimostrata a Monza, anche l’imprevedibilità di un risultato ad effetto. Se l’Empoli ci ha pareggiato e l’Udinese addirittura vinto allora il “Golem” non è così invincibile. Il Verona deve provarci.
Mauro Baroncini