Maledetti ex. Il Verona torna da Roma con un pugno di mosche. Dopo un primo tempo giocato alla pari con la Lazio, nella ripresa il tasso tecnico della squadra capitolina ha scavato un solco, aperto dalla rete di Zaccagni e, soprattutto, dagli innesti dalla panchina effettuati da Tudor.
La qualità di chi è entrato ha fatto la differenza anche perché, questa volta, chi è entrato in casa Hellas non ha saputo dare quel qualcosa in più. Zaccagni e Tudor dunque firmano la sconfitta del Verona.
Due ex apprezzati che hanno avuto parole di miele per l’esperienza in riva all’Adige. Zaccagni non è nuovo a far del male al Verona. Vi riuscì anche all’andata e non esultò alla rete del vantaggio laziale. Questa volta il Zac si è sfogato con una corsa e bacio della maglia sotto la curva Nord, cuore del tifo biancazzurro.
Qualcuno tra i tifosi del Verona non ha apprezzato ma la gioia del ragazzo di Bellaria è più che comprensibile in una stagione falcidiata da una lunga serie di infortuni.
Fare i moralizzatori non è nelle corde della tifoseria gialloblù che ha come mantra, assolutamente condivisibile, “i giocatori passano, l’Hellas resta”. Quindi lasciamo a Zaccagni la sua gioia e pensiamo al Verona, confortandoci magari al pensiero di Tudor nel dopo partita.
“Il Verona si salva, ne sono sicuro – ha detto il tecnico croato – io lo spero perchè a Verona ho passato un anno bellissimo e ho trovato gente per bene”.
Doveroso grazie a Tudor dunque. Ma nel calcio conta il presente e quello dice che il Verona visto contro la Lazio dovrà aggiustare alcuni dettagli se vorrà centrare la salvezza che è assolutamente ancora un obiettivo alla portata dell’Hellas.
Tra i dettagli indispensabili c’è il recupero di alcuni giocatori importanti che, ora come ora, sono sulle ginocchia.
I due ragazzi slovacchi, Duda e Suslov, sono i parenti lontani di quelli apprezzati qualche mese fa. Baroni li ha gettati in campo sperando di rompere il ritmo della Lazio e di far salire la squadra. Ma Suslov ha perso palla proprio nell’azione della rete di Zaccagni e Duda è stato travolto dalla velocità e dalla tecnica dei centrocampisti di casa.
Il loro recupero, il ritorno ad una forma accettabile è il primo obiettivo che deve porsi Baroni.
Alle prese con il problema corsia di sinistra difensiva. Contro la Fiorentina, prossima avversaria dei gialloblù al Bentegodi, il tecnico toscano dovrà rinunciare a Cabal, squalificato.
Il colombiano, comunque, con la Lazio ha mostrato lacune evidenti dopo una prima frazione incoraggiante.
Ci sarebbe Vinagre ma il portoghese, parole di Baroni, ha qualche problema fisico.
Ci sono, quindi, difficoltà palesi. Ma il Verona è chiamato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a far valere una presunta legge del Bentegodi che ancora una volta si annuncia caldo e traboccante di entusiasmo.
Prima la Fiorentina poi il Torino. Una delle due sfide casalinghe il Verona deve assolutamente portarla a casa. Farlo il prima possibile sarebbe meglio.
Mauro Baroncini