BISINELLA FACCIA LE VALIGIE. di Achille Ottaviani

Patrizia Bisinella da Castel­fran­co, classe 1970, senatrice del­la Lega all’inizio della scorsa legislatura, è arrivata al­l’o­no­re delle cronache politico-veronesi con l’ “immorosamento” – chiamiamolo così – con l’allora sindaco Fla­vio To­si. Un innesto, quello sentimental-politico, dimostratosi nel tempo disastroso. Nono­stan­te sorrisi e promesse, dopo anni di tentativi falliti, l’ex senatrice si è dimostrata un colossale flop. Non entriamo nel merito del suo personale e turbolento rapporto col povero Fla­vio, ma quello politico è stato una débâcle totale. Ha distrutto il movimento “Fa­r­e!” di cui si è autoproclamata leader, fiasco più grosso di un bottiglione alle amministrative, baratro alle politiche. Ora la povera Bisi­nella è un personaggio in cer­ca d’autore. La “Tosi­nella” non è sta­­ta accettata no­nostante gli infiniti sorrisetti e le speriamo sincere carinerie. Ora cerca una sistemazione. Non le vogliamo male, ma le consigliamo di tornare nel Veneto Orien­tale e di cercarsi un lavoro. Sem­pre sperando che qualcuno non l’abbia si­stemata con qualche poltrona al­la Brescia-Padova e dintorni.