“Offendi tutte le donne vittime di violenza quando, nel difendere tuo figlio, attacchi volgarmente la ragazza, “colpevole” secondo te di aver denunciato dopo otto giorni”. Così Patrizia Bisinella, Fare Verona, sul discusso e discutibile video di Beppe Grillo.
“Parole indegne, violente contro tutte quelle donne che, per dolore, riserbo o senso di vergogna, non ce la fanno a denunciare subito uno stupro o una violenza. Pensa, Grillo, che alcune non ce la fanno mai in tutta la vita, anche se fatico a pensare che uno con la tua mentalità retriva possa capirlo.
Beppe Grillo, tu confondi ancora una volta giustizia con giustizialismo. La giustizia si deve svolgere sempre nelle aule di un tribunale, non in tv, in piazza o sui social. Tu invece fai leva ancora una volta sulla tua popolarità per difendere tuo figlio sui social mentre le indagini sono ancora in corso e il processo deve ancora celebrarsi. Noi però, a differenza tua, siamo garantisti sempre e pensiamo che qualsiasi cittadino sia innocente fino a sentenza di condanna in terzo grado. Vale per tuo figlio, come per chiunque altro.
Spero davvero che tutti possano prendere le distanze da te. Sei inqualificabile!” conclude la “lettera aperta” di Patrizia Bisinella.