Legalità, trasparenza ed efficienza. Sono le parole d’ordine che la senatrice Patrizia Bisinella ha lanciato dal Liston 12 per la pubblica amministrazione. “Ho sempre detto che la mia proposta politica e programmatica era nell’ottica di una continuità e rispetto all’Amministrazione attuale”, ha detto la candidata sindaco, “questo per quanto concerne lo sviluppo della città e la pianificazione dei servizi. Intendo però portare delle innovazioni che rappresentano la mia diversa sensibilità su alcuni temi e su percorsi di condivisione che vorrei portare avanti con la collettività. La legalità, la trasparenza, l’efficienza e la condivisione con il territorio sono punti cardine del mio programma”. E prende ad esempio in sindaco di Milano. “Come primo punto”, ha sottolineato Bisinella, “faremo nascere, sulla falsariga di quanto sta facendo Sala a Milano, il comitato per la legalità, l’efficienza e la trasparenza amministrativa. Si tratterà di una struttura autonoma e indipendente con maggioranza dei membri nominati dalla minoranza consiliare. Sarà presieduto e aperto a figure tecnico-legali di comprovato spessore giuridico e politico e di comprovata onestà, come un ex magistrato, un avvocato o membri delle forze dell’ordine. Il compito di tale organismo sarà quello di vagliare tutti gli atti amministrativi e di poter proporre migliorie al sistema che vadano nell’ottica della trasparenza per il cittadino. Le petizioni” – ha aggiunto – saranno messe on-line per essere facilmente consultabili da chiunque voglia prenderne visione per decidere se aderire o meno e vi sarà l’obbligo di presentazione di aula consiliare nel caso di più di mille sottoscrittori”. Inoltre i provvedimenti di maggiore impatto sui servizi (ad es. mense, trasporto pubblico ecc), dopo la loro approvazione verranno pubblicati su una pagina del sito istituzionale per un confronto di 15 giorni con i cittadini. Sarà infine attivato il bilancio partecipativo e di genere. Sul fronte del sostegno elettorale da registrare infine una nota della segreteria “Verona per Renzi”, che fa presente come tra i firmatari dell’appello al voto sia stato inserito “per errore” il nome di Alberto Fenzi.