“Birra Mastino, 300 mila litri all’anno” Christian e Mauro, l’idea nasce da loro e oggi è una splendida realtà tutta da scoprire

Trecentomila litri l’anno, nove birre in catalogo distribuite in tutta italia, più quattro birre stagionali e diversi premi raccolti. Sono solo alcuni dei numeri di Birra Mastino, uno dei primi birrifici artigianali nati nella nostra provincia, e trasferitosi di recente nella zona industriale di Bussolengo.
Il tutto parte da un’idea di Christian Superbi e Mauro Salaorni: il primo con compiti più manageriali e il secondo birraio del gruppo, a creare l’armonia perfetta dei prodotti. “Il nostro nome si rifà ovviamente agli Scaligeri, ed è stato il primo modo per ricondurci alla nostra città”. Ha precisato Christian: “Ora finalmente possiamo parlare di territorialità anche in quello che andremo a bere”. Perchè da qualche anno a questa parte, Birra Mastino è diventato un birrificio agricolo, ossia si producono tutto “in casa”. E dalle sapienti mani di Mauro sono nate birre dai diversi stili.
Christian, raccontaci queste birre?
Abbiamo: l’Altaluna, nome della figlia di Mastino II, ed è una blanche, la Cangrande una helles, la 1291, l’anno di nascita di Cangrande I, che è una pils. La Bern, l’antico nome teutonico con cui veniva chiamata Verona, un’imperial lager, la San Zen una doppel bock, la Teodorico una baltic porter e poi la Monaco, un’amber lager. Infine due d’ispirazione americana: la Hop.E un’ipa e la Pinka, una session ipa.
Di quale vai più orgoglioso?
Ti direi la nostra pills, la 1291, premiata per due volte come miglior birra d’Italia al “Beer Attraction” di Rimini, e medaglia d’oro all’ “European Beer Star” di Norimberga. E non è l’unica premiata.
Raccontaci meglio da dove siete partiti.
Birra Mastino per come la conosciamo oggi, nasce nel 2015, con questi capisaldi: produrre a bassa fermentazione, quindi dalla facile bevuta, ma dal punto di vista produttivo più difficile. E poi la continuità di gusto, le nostre birre devono esser subito riconoscibili e rispettare gli stessi precisi protocolli.
Cosa significa esser birrificio agricolo?
Che autoproduciamo sia l’orzo con 15 ettari nella bassa veronese, sia il luppoletto con 2000 metri quadri sulle colline veronesi di luppolo americano e altrettanti a Buttapietra, di luppolo tedesco e ceco. In più maltiamo l’orzo in Puglia, una delle pochissime realtà presenti in Italia.
Da poco siete a Bussolengo…
Cercavamo fin dall’inizio un posto più grande con la possibilità di avere uno shop, aperto il sabato mattina, e che ci permettesse di fare delle visite guidate e degustazioni in birrificio, come facciamo il primo sabato di ogni mese.

Fabio Ridolfi

LA BIRRA DEL GIORNO: “Assaggiate la Bohemian Pills”

Christian, di che birra stiamo parlando?
È un bohemian pills da 4,9% prodotta con malto pills 100%, luppoli tettnanger, mittelfrüh e saphir: viene brasata, con un processo antico chiamato decozione.
E il gusto?
E’ una birra che ha caratteristiche floreali, fiori bianchi ed erbacee, con una bella chiusura secca sul finale e un gusto maltato pieno.
Cibi da abbinarci?
Ha un abbinamento trasversale, perfetta con salumi e formaggi e carni bianche.
Prezzi?
3€ per le bottiglie da 0,33, mentre quelle da 0,75 vengono 6€.