Nove gruppi di indagine per 230 ricercatori in erba, cittadini di ogni età, con tanti bambini coinvolti, che con entusiasmo hanno partecipano al BioBlitz di ieri al Forte Santa Caterina. Una versione ‘ambientalista’ della tradizionale caccia al tesoro che porta grandi e piccini alla conoscenza della biodiversità e sul come conservarla.
Straordinaria e inaspettata la risposta della cittadinanza al terzo appuntamento realizzato, ulteriore conferma dell’interesse della comunità verso la biodiversità e le attività di ricerca partecipata.
L’evento, a cui ha preso parte anche l’assessore all’Ambiente e alla Transizione Ecologica Tommaso Ferrari, è stato organizzato dal Museo di Storia Naturale e dal Comune di Verona nell’ambito del progetto NaturAzioni.
“Tutta quest’area è oggetto di un ambizioso intervento di rigenerazione urbana, che la riconsegna finalmente all’uso della cittadinanza – afferma l’assessore Tommaso Ferrari – e che potremmo definire come un vasto parco con servizi integrati. Sosteniamo l’idea di lasciare alcune aree naturalizzate, senza un verde ‘strutturato’. Questa scelta progettuale rappresenta per noi un’indicazione fondamentale, poiché crediamo che sia un modo significativo per ristabilire un equilibrio tra ambiente urbano e natura. Non vogliamo più considerare il ‘verde’ e le ‘aree urbanizzate’ come compartimenti separati, ma miriamo a promuovere la permeabilità tra questi due ambiti, al fine di migliorare la qualità della vita per tutti. Diventa importantissimo quindi impegnarci nel costante monitoraggio della salute ecosistemica del nostro territorio, elaborando un insieme di bioindicatori che ci facciano comprendere se le nostre azioni stiano procedendo nella direzione corretta”.
Attività svolte. Fin dalle prime ore del mattino, il Museo di Storia Naturale ha avviato l’allestimento del Campo Base, creando un ambiente accogliente e funzionale con gazebi, tavoli e laboratori scientifici. Il Centro di Riuso Creativo ha contribuito con un laboratorio per la creazione di un erbario creativo, coinvolgendo i più piccoli partecipanti in un’esperienza educativa e artistica.
Le attività ufficiali sono iniziate alle 10, guidate dal conservatore di Botanica Sebastiano Andreatta insieme a Michele dall’O di WWf Verona, con una suggestiva passeggiata alla ricerca dei fiori d’autunno non ancora mappati per la zona. Sono seguite spedizioni dedicate a: ornitologia, in cui è stata data l’opportunità di apprendere, insieme all’ornitologo Marco Morbioli, l’importanza dello studio scientifico degli uccelli; studio dei rettili, con Giovanni Bombieri, dottore forestale e socio dell’Associazione Faunisti Veneti. E’ stata inoltre dedicata una particolare attenzione alla piccola fauna del suolo, con il conservatore del Museo, Leonardo Latella, e il ricercatore dell’Università di Padova e collaboratore del Museo stesso Emiliano Peretti.