Bimar, storica azienda di Sirmione, che da circa 45 anni distribuisce piccoli elettrodomestici in tutta Europa, ha ampliato il mercato di produzione e distribuzione, grazie ad un accordo strategico che cambierà il mercato del settore: dopo più di 15 anni di leale concorrenza e sincera amicizia, grazie all’operazione strategica voluta da Edoardo Brianzi, CEO di Bimar e della holding Stone, l’azienda ha acquisito la principale concorrente Ewel, nata a Hong Kong e molto attiva nella produzione e distribuzione mondiale di apparecchi per il trattamento dell’aria e riscaldamento. Ewel, azienda che conta oltre 16 milioni di fatturato, vanta un catalogo di progettazione e design di oltre 500 referenze, grazie alla collaborazione con 50 fabbriche. Dopo anni di rapporti commerciali e di spartizioni di mercato, in concomitanza con il Capodanno Cinese, sinonimo di rinnovamento, davanti ad uno staff di avvocati ad Hong Kong, si è tenuto il passaggio di consegne formale, durante il quale il patron di Bimar, attraverso la sua holding Stone, ha acquisito il 100% della società, arricchendo quindi il ventaglio delle imprese collegate ed allargando il mercato. Dopo un 2019 all’insegna delle novità, partito dalla partnership con Tuya di inizio anno sulla easy domotica, proseguito con l’investimento sulla mobilità sostenibile con i nuovi monopattini elettrici, fino alla sponsorizzazione della Federazione Italiana Vela, che porterà il marchio Bimar alle Olimpiadi di Tokio, il 2020 di Bimar si prospetta un anno ricco di soddisfazioni. “Ewel è sempre stata nelle nostre corde – afferma soddisfatto Brianzi – sia per l’attiguità del mercato e dei prodotti che per la visione dell’azienda e dei dipendenti che ha sempre avuto il suo management. Per noi – continua – i nostri dipendenti sono sacri e considerati parte della famiglia, così come lo saranno quelli di Ewel. Ora grazie alla produzione e alla distribuzione di Ewel e al design e alla tecnologia Bimar il mercato internazionale non ha più ostacoli”. Considerevoli i numeri dell’operazione che si aggiungono al già vasto mercato di Bimar: 2 milioni di pezzi movimentati all’anno, con circa 800 container nel mondo, 50 fornitori e oltre 100 prodotti commercializzati ogni anno. “Abbiamo festeggiato la firma con una cena di gala dedicata a dipendenti e fornitori – prosegue Brianzi – in cui, dopo un ovvio momento di stupore, l’operazione è stata accolta con grande entusiasmo. Ora l’obiettivo è quello di crescere ancora, integrando alla produzione esistente di Ewel, le conoscenze di Bimar in ambito di smart home applicata al prodotto. Per farlo – conclude – sarò concretamente presente su entrambe le realtà, così da fungere da catalizzatore perché il team italiano e quello asiatico possano formare un’unica grande squadra. In questo momento di grande angoscia per la paura del coronavirus, il matrimonio tra Bimar ed Ewel rappresenta un ponte di pace e collaborazione verso l’antico continente nel settore del piccolo elettrodomestico.” In effetti è di queste ore il messaggio inviato da Brianzi ai suoi “nuovi” dipendenti Ewel “Vi sono realmente vicino in questo momento di disagio che state vivendo Voi e le vostre famiglie. Sappiate che ho già acquistato il biglietto aereo per essere in ufficio il 22 febbraio, quindi come promesso sarò li a fine mese”, scrive. Senza paura. Perché dove c’è umanità si cresce e si costruisce qualcosa di grande”. .