“Il bilancio annuale per il 2018 dell’Unione europea rappresenta un delicato momento di transizione in vista della Brexit. Con la sua proposta, la Commissione di Bruxelles ha voluto mantenere gli impegni di spesa pluriennali presi per i diversi capitoli e, in particolare, per la Pac, che a tutt’oggi è l’unica autentica grande politica comune a livello europeo. Nello stesso tempo, l’esecutivo non ha rinunciato a obbiettivi ambiziosi e di pressante attualità, come gli investimenti strategici per la creazione di nuovi posti di lavoro, gli interventi per aumentare le opportunità per i giovani e le grandi sfide geopolitiche alle quali l’Europa è esposta come la sicurezza e le migrazioni”. Così il presidente della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai), Gianni Dalla Bernardina, al vertice anche di Apima Verona, commenta la notizia dell’accordo di compromesso raggiunto da Consiglio, Parlamento europeo e Commissione europea sul bilancio comunitario per il 2018, che prevede per il prossimo anno impegni di spesa pari a 160,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 157,9 miliardi dell’anno in corso e 144,7 miliardi di euro di stanziamenti di pagamento. “Al capitolo agricolo – ricorda Dalla Bernardina – sono destinati 59 miliardi di euro”. Dopo il compromesso, il Parlamento europeo e il Consiglio devono approvare formalmente il testo concordato entro quattordici giorni. Cai segue con molta attenzione il dibattito tra le istituzioni europee sul bilancio 2018, non solo per il concreto impatto immediato sulle imprese agromeccaniche e agricole, ma anche per comprendere gli orientamenti che si vanno formando in vista del futuro cruciale appuntamento del bilancio pluriennale dopo il 2020, dal quale dipenderanno la tipologia e l’intensità degli interventi in agricoltura sul territorio dell’Unione europea. “La Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani auspica che presto si raggiunga il compromesso tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione e non si verifichino ritardi che potrebbero comportare lo slittamento di alcune misure della Pac e degli altri importanti interventi, come quelli rivolti alla ricerca ed all’innovazione, temi sui quali i contoterzisti agricoli italiani guardano con attenzione e con molta fiducia”, conclude Dalla Bernardina.