Bilancio, c’è l’ok: niente tasse nonostante i tagli da Roma L’assessore Bertucco: “Non ci saranno aumenti di tributi, né di tasse o rette scolastiche. Abbiamo ridotto i costi delle bollette e risparmiato”

di Garonzi Stefania

Approvato in Giunta il bilancio del Comune che nonostante pesanti tagli dal Governo riesce a non aumentare tasse, né imposte, né rette scolastiche e servizi mense.
Lo spiega alla Cronaca di Verona l’assessore al Bilancio Michele Bertucco.
“Nonostante i tagli che arriveranno dalla Finanziaria per gli enti locali, riusciamo a non aumentare le tasse ai veronesi. Tagli pesanti quelli del Governo che sono 1 milione 800 mila euro in meno per quanto riguarda il fondo emergenza abitativa che diventa un problema particolarmente rilevante perché non esiste più un mercato privato per le abitazioni per le fasce più deboli e tutto si scarica sui Comuni. Il secondo taglio che arriva dal Governo fa arrabbiare anche il centrodestra e ne sta discutendo l’Anci Veneto che è presieduto da Mario Conte sindaco leghista di Treviso che è molto critico. Anci Veneto e Anci nazionale stanno protestando perché i tagli, che sembrano confermati, vogliono dire per il Comune di Verona che sulle spese correnti dovremo fare a meno di una cifra che varia dal milione 100 mila euro al milione e 600 mila”.
Nonostante tutto questo panorama negativo, “il Comune di Verona ha deciso che in questo bilancio non ci sarà alcun aumento di tributi o tasse o rette scolastiche a carico dei cittadini”.
Come è stato possibile ottenere questo risultato? “Perché c’è stata una riduzione dei costi delle bollette energetiche pari a circa 8 milioni e mezzo sia per il calo delle materie prime che per gli efficientamenti che abbiamo apportato agli impianti e politiche energetiche. Non tagliamo nemmeno i fondi alle direzioni comunali”.
Entrate straordinarie?
“C’è un dato importante legato al turismo: l’imposta di soggiorno è in crescita, perché nel 2023 superiamo i 6 milioni di gettito andando oltre alla previsione del 2024 che era di 5,5 milioni.Inoltre per i musei siamo arrivati a oltre 7 milioni di entrate quando nel periodo Covid eravamo scesi a 3 milioni”.
E poi ci sono gli introiti dalle aziende partecipate.
“La parte del leone la fa come sempre Agsm che gira al Comune circa 19 milioni di utili e dall’Autobrennero arrivano 1,3 milioni di euro”.
E nel 2024 dovrebbe andare a regime il pagamento del ticket per il Cortile di Giulietta e anche questo dovrebbe portare in cassa qualche prezioso milioncino nel 2024.