“La pressione sugli ospedali è insostenibile, con quasi 9.800 posti letto occupati non è tempo di fare melina. E a Verona il quadro è più grave che nel resto del Veneto. Zaia sia coerente e si assuma la responsabilità di maggiori restrizioni, visto che finalmente si è accorto di quanto siano necessarie. Perché aspettare cosa deciderà il Governo? Dobbiamo frenare i contagi e dare così respiro alle strutture sanitarie, evitando il loro tracollo”.
È quanto afferma Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini commentando l’appello congiunto dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine degli Infermieri di Verona rivolto al presidente della Regione.
“Avevamo detto che le raccomandazioni ai cittadini non potevano bastare come misura preventiva, siamo stati facili profeti. Adesso ci troviamo con un numero record di contagi anche tra il personale sanitario già provato da ritmi di lavoro massacranti, e un boom di ricoveri; gli ospedali veronesi e i reparti Covid sono saturi, mentre l’attività ordinaria sta già subendo un’ulteriore riduzione. Così il sistema rischia di saltare”.
Una posizione quella della consigliera regionale, sostenuta da tempo da tutto il Pd, che proprio ieri ha firmatoun documento unitario per denunciare questa situazione.