“Sul trasporto scolastico siamo in una situazione emergenziale ma scontiamo anche i ritardi storici della Regione, così come delle amministrazioni locali di centrodestra, che non hanno adeguatamente investito sul Tpl. Le condizioni in cui viaggiavano gli studenti erano inaccettabili già prima dell’epidemia, con bus ben oltre il limite della capienza, ma nessuno si era posto il problema”. È quanto afferma Anna Maria Bigon. “L’ondata di auto sulle città paventata dal vicesindaco di Verona – aggiunge Bigon – non è purtroppo una novità, ma il frutto di precise non scelte. Si poteva per esempio cercare un accordo con il trasporto privato come evidenziato qualche giorno fa da Cna. Invece si è preferito fare polemica con il Governo sulla capienza, insistendo sui mezzi a pieno carico e sulle mascherine a bordo”.“Anche le piste ciclabili restano delle incompiute, perché pensate soprattutto in funzione del turismo anziché dell’uso quotidiano di studenti e lavoratori”.