“Per la Giunta Zaia, questa come le precedenti, la Bassa Veronese si conferma un territorio di serie B a livello di servizi sanitari. Il caso dell’ambulatorio di Diabetologia a Legnago è l’ennesima conferma e la pandemia non c’entra niente, visto che è stato chiuso due anni fa. Stiamo assistendo a un depotenziamento sotto traccia ma continuo”.
A dichiararlo è la consigliera PD Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini dopo l’esposto inviato dal Tribunale del malato al direttore generale dell’Ulss 9 e al presidente del Comitato dei sindaci del Distretto 3 sulla chiusura, avvenuta nell’estate del 2019 dell’ambulatorio ‘del piede diabetico’. “È una sanità eccellente quella che costringe pazienti diabetici a farsi fino a 60 chilometri tra andata e ritorno, al Fracastoro di San Bonifacio, per curarsi? Purtroppo la lista è lunga per quanto riguarda la Bassa Veronese: sempre all’ospedale di Legnago sono scomparse attività essenziali come la Medicina dello sport e le visite di idoneità per la patente di guida, a Bovolone è ancora chiuso il punto di Primo intervento che ogni anno faceva registrare 15mila accessi, non 100 e non ci sono certezze sul futuro, al di là delle rassicurazioni di circostanza”.