Bigagnoli “chiama” la Motorizzazione “I centri di revisione devono essere in condizione di lavorare in modo più efficiente”

Nelle revisioni dei veicoli, il consorzio Poste Motori cura l’incasso a favore del Ministero dei Trasporti delle somme versate ai centri di revisione dagli utenti che sottopongono i propri veicoli ai controlli obbligatori.
Dopo il ritardo ad attivare un proprio sistema di fatturazione elettronica nel 2014, il Consorzio della Motorizzazione torna a far parlare di sé.
Numerosi infatti sono i problemi che i centri di revisione sono costretti ad affrontare a causa dei sistemi elettronici di pagamento del Consorzio. “I centri di revisione devono essere messi in condizione di lavorare in modo efficiente” afferma il rappresentante di categoria di Casartigiani Verona Raffaello Bigagnoli.
“Ricordiamo che si tratta di aziende che svolgono funzioni di pubblico servizio dietro autorizzazione ministeriale a tutela della sicurezza stradale, bene costituzionalmente garantito”
Solo per portare un esempio, da febbraio 2021 molti imprenditori del settore sono impossibilitati a effettuare il pagamento delle somme attraverso il portale elettronico e costretti a compilare i tradizionali bollettini postali, recandosi personalmente presso gli uffici postali che, come altri uffici, lavorano ad accesso contingentato e a orario ridotto.
Per aziende che effettuano decine e decine di revisioni al giorno, questa situazione si traduce in un disagio concreto, anche dal punto di vista economico, oltre che organizzativo. Raffaello Bigagnoli, titolare di un centro di revisioni di Cavaion, racconta che “altro che evoluzione digitale. A nulla è valsa l’apertura di decine di richieste di assistenza tecnica rivolte al Call Center del Consorzio che ammette la propria responsabilità ma non agisce concretamente per risolvere la nostra situazione”.
Dal momento che Poste Motori è l’unico intermediario tra centro di controllo e Ministero, appare logico pretendere una risoluzione di questi problemi con efficacia e tempestività. Non dimentichiamo infatti che i centri di revisione stanno affrontando un periodo difficile dovuto alla pandemia che ha spinto l’Unione Europea e l’Italia a prorogare le revisioni in un modo complesso e articolato, oltre che pericoloso per la sicurezza stradale. I rappresentanti di Casartigiani chiedono al Consorzio e alla Motorizzazione Centrale di non aggiungere altri disagi a quelli già esistenti a causa della pandemia ed invoca l’intervento della politica in merito alla questione.