“Paolo Rossi che dalla Lega torna a Verona Domani; Rosario Russo che ritorna alla Lega dopo aver passato Lista Tosi, Verona Domani e Battiti; Thomas la Perna dalla Lega approda a Verona Domani… Il nuovo giro di cambi di casacca nelle fila della maggioranza risponde ad una logica di mercato delle vacche. Non c’è altro modo per definire il riposizionamento dei consiglieri comunali funzionale soltanto a ricalibrare il peso specifico dei vari gruppi politici in vista del rimpasto di giunta e della nuova infornata di nomine che come al solito risponderà unicamente alla logica del manuale Cencelli”, osserva in una nota Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.
“Lontana mille miglia dal momento drammatico che sta vivendo la città sul piano economico e sanitario, la maggioranza pensa soltanto a contendersi le poltrone, a dare ristoro ai trombati delle elezioni regionali come Casali (altro camaleonte della politica veronese) oppure a premiare chi si è tenuto fuori dai giochi lasciando posto agli altri, come Andrea Bassi”, prosegue Bertucco, che poi aggiunge un rilievo sul clima, a suo dire compromesso, all’interno della maggioranza.
“Il clima all’interno della maggioranza è stato bene illustrato dal penoso fuori onda di Rosario Russo che in colloquio con l’assessore leghista Zavarise sparlava pesantemente del Sindaco, di Polato, della presidente di commissione Adami e pure del povero Bertacco. Tutti contro tutti, e come unico collante la spartizione delle poltrone”.
LA REPLICA del gruppo consiliare
“Noi sempre più forti. Tu, sempre più solo”
“Capiamo sia normale per il consigliere Bertucco, capogruppo di sé stesso, che non sia in grado di aggregare nessuno nel suo progetto politico, sempre che ci sia, al di fuori di un volersi sempre mostrare più bravo degli altri, denigrando le proposte altrui ed insultando personalmente chiunque”. Non tarda ovviamente, la replica del gruppo di Verona Domani.
“Sinistra in Comune è un contenitore nato solo per dare spazio all’ego del singolo Bertucco, che non ha nessuna logica di squadra, perché anche quando militava nelle file del PD ha dimostrato di non sapere nemmeno cosa sia la squadra finendo per rimanere da solo. Spieghiamo quindi, una volta per tutte, che Verona Domani cresce perché fa squadra ed è attrattiva per chi vuole lavorare sul territorio a disposizione solo dei Veronesi e non di logiche di partito calate dall’alto. Verona Domani è una grande realtà e se ne faccia una ragione il povero Bertucco, uomo solo, avvicinato solamente da qualcuno dell’amministrazione quando fa comodo sparare sugli avversari interni.
“Visti i precedenti disastrosi per trovare serenità forse dovrebbe dedicarsi allo yoga, alla meditazione o alla lettura di fumetti. Peraltro non ricordiamo con quante sigle negli anni si è candidato provando solo la delusione della sconfitta.Comprendiamo tuttavia che le sconfitte politiche pesantissime patite negli anni, gli abbiamo creato un malessere imporatante, mentre noi di Verona Domani cresciamo e saremo più forti a differenza sua nel risolvere, come sempre, i problemi della gente”