L’Aeroporto Catullo, tra presente e futuro, continua a tener banco. Nei giorni scorsi è stato il consigliere di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco a riportare in primo piano il problema del Catullo. “Il 31 gennaio 2021 scadono i patti parasociali (più volte prorogati) sottoscritti dai soci pubblici (Comune di Verona, Provincia di Verona, Provincia di Trento e Camera di Commercio di Verona) con il socio privato SAVE” ha scritto Bertucco in una nota.
“La Provincia di Verona nella delibera di razionalizzazione delle società partecipate scrive che. “ … I soci pubblici veronesi e trentini – consapevoli delle difficoltà economiche che la società sta attraversando a causa dei prolungati periodi di inattività o di attività ridotta conseguenti alla richiamata pandemia da Covid 19 – si stanno confrontando per ricercare con il socio privato che gestisce gli scali di Verona e Brescia, le migliori strategie per concretizzare gli investimenti già approvati e pronti ad essere realizzati (Progetto Romeo), in un contesto orientato ad obiettivi di crescita, anche commerciale, di recupero dei volumi di traffico persi con la pandemia e, in generale, con un forte impulso allo sviluppo di quanto di interesse del territorio veronese e trentino …”.Fatto sta che a 15 giorni dalla scadenza dei patti parasociali il futuro dell’aeroporto di Verona rimane nell’incertezza più assoluta.
“Anzi gli unici interventi nei giorni scorsi sulll’aeroporto sono della Lega che con l’europarlamentare Borchia e l’assessore Zavarise attacca SAVE, ma gli smemorati dimenticano che nella società la maggioranza è in mano ai soci pubblici e i tre enti pubblici sono tutti a guida centro destra e in 2 casi i Presidenti della Provincia di Verona e di Trento sono leghisti. I patti parasociali contro i quali si scagliano Borchia e Zavarise sono stati prorogati più e più volte dall’attuale sindaco Sboarina che i due dovrebbero conoscere bene e il partner industriale (SAVE) che vista la debolezza degli enti pubblici riuniti nella società Aerogest srl è il vero padre padrone dell’aeroporto Catullo è stato scelto con una procedura che è stata avvallata dalla Lega (sindaco Tosi ancora leghista) e che noi abbiamo sempre considerato fuorilegge.
Save era stata fatta entrare dalla porta di servizio attraverso l’acquisizione delle quote del Comune di Villafranca al fine di ripulire un po’ i conti dai debiti accumulati dagli stessi soci pubblici e Save ha sempre avuto come primo pensiero lo sviluppo dell’aeroporto di Venezia. Altro che sistema del Nord-Est…
Per affrontare il tema del futuro dell’Aeroporto di Verona e rompere il silenzio degli enti pubblici, ho chiesto la convocazione della competente commissione consiliare”, conclude Bertucco. Il problema è sul tavolo. Quale sarà la prossima mossa?