“Il presidente Mazzucco mostra di avere un’idea padronale dei consigli comunali che rispondono ai cittadini e non alla Fondazione Cariverona. Nella sua uscita scomposta il presidente commette molte imprecisioni. La Fondazione Cariverona è un soggetto di diritto privato ma è composto quasi totalmente da enti pubblici ed è chiamata per statuto a promuovere il benessere della comunità di riferimento. Sempre da statuto, le è espressamente vietato di occuparsi della “messa a reddito”, come dice Mazzucco, del patrimonio immobiliare non avente finalità istituzionali, tanto è vero che gli immobili oggetto del contendere con il Comune di Verona sono conferiti ad un fondo immobiliare (Verona Property) e gestiti da una società privata: la lussemburghese Patrizia Immobiliare.
L’invasione di campo operata da Mazzucco è quindi doppia: nei confronti del Comune, sul quale accampa diritti inesistenti, e sulla partita immobiliare in corso, sulla quale (ufficialmente) non ha alcuna voce in capitolo.
Terzo, ma non per ultimo, l’affermazione secondo cui la Fondazione non è tenuta rispondere alla città è uno schiaffo in faccia a generazioni di veronesi che hanno creduto in passato ad una banca del territorio (Cassa di Risparmio). Certo non c’è solo Verona: ci sono anche Vicenza, Belluno, Ancona e altre città, ma negare il riferimento al territorio è un atto di grave autoreferenzialità perché i soldi che maneggia la Fondazione arrivano da quella storia”.