“Il valore per la protezione della salute umana dall’ozono, che è di 120 microgrammi per metro cubo d’aria, ha superato a Verona il limite massimo annuale sancito per legge, che è di 25 giorni.
Dal 2004(cioè da quando l’Arpav fornisce i dati sul limite per la protezione umana), la nostra cittàha sempre superato la soglia annuale: nel 2021 Verona è ancora una volta fuorilegge per l’ozono ed entriamo nel diciottesimo anno consecutivo di illegalità. L’ozono è il contraltare estivo dell’inquinamento da Pm10 dei mesi più freddi. Pm10 che a Verona ha già superato il limite massimo annuale di 35 giorni di sforamenti. Le condizioni meteo estive invece disperdono il Pm10 ma favoriscono l’accumulo dell’Ozono.
Serve riorganizzare la mobilità. A partiredagli interventi più semplici ed economici: favorire le bici e diffondere la micro mobilità elettrica, rivedere la politica della sosta potenziando i parcheggi scambiatori, approvare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Mentre aspettiamo da troppo tempo un sistema di trasporto pubblico va potenziato il servizio degli autobus rendendoli più frequenti”, conclude Michele Bertucco.