“Giovedì il consiglio comunale è chiamato a valutare il rilascio del permesso di costruire in deroga per la nuova struttura alberghiera autorizzata nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Nuova. Si tratta di una vecchia scheda norma del primissimo Piano degli Interventi del 2011, di cui la Variante 23 Tosi-Sboarina aveva concesso l’ampliamento dagli originari 1.800 mq su tre piani per un totale di 64 stanze, a 3.065 mq su cinque piani. Nel frattempo la proprietà dell’area, passata da Ferrovie ad Vastint Hospitality Italy Srl, società del gruppo Ikea che si occupa di ricettività, ha inoltre chiesto di ricorrere al Piano Casa della Regione Veneta che le permette di portare le dimensioni dell’albergo a 4.200 mq circa su cinque piani per un totale di 131 stanze. .
Ma non basta, perché i servizi pubblici (verde e parcheggi) sono stati praticamente tutti monetizzati con il risultato che questo casermone disporrà soltanto di 43 mq di verde pubblico mentre il parcheggio formalmente “pubblico” sarà di appena 131 posti auto, coincidenti con il numero delle stanze quindi di fatto ad uso privato.
E’ questo il modo con cui Tosi e Sboarina hanno fatto urbanistica in città in questi ultimi 15 anni, regalando pezzi di città ai privati che, monetizzando gli oneri di urbanizzazione, possono prendersi praticamente ciò che vogliono senza dare nulla in cambio ai quartieri”.