“La Provincia ha stoppato, giudicandoli non ambientalmente compatibili, i tentativi striscianti da parte di Agsm di arrivare passo dopo passo ad un revamping dell’impianto di Cà del Bue con la riaccensione dei forni. Posto che l’ultima parola spetterà alla Regione, è necessario che il Comune la smetta di fare il pesce in barile e dia un indirizzo chiaro ad Agsm su come orientare la riqualificazione dell’impianto di Cà del Bue” osserva in una nota, Michele Bertucco. “L’assenza di decisione sta creando una situazione di anno in anno sempre più dannosa e imbarazzante sulla gestione dei rifiuti. La nostra città ne differenzia meno del 50%. Come certificano i dati del Rapporto Ecosistema Urbano 2020 di Legambiente, è stata superata da tutte le città italiane del Nord italia, e dopo tanti anni non ha ancora una strategia per recuperare il terreno perduto. Di più: la questione di Cà del Bue va avanti dagli anni Ottanta, è tempo che i fan dell’incenerimento si mettano il cuore in pace e si correggano la loro attenzione verso modalità di gestione dei rifiuti più compatibili con l’ambiente e la vita delle persone”.