“La guida del Comune si conferma incerta anche per la Fiera di Verona che deve scontare le incertezze e le difficoltà che stanno attraversando anche gli altri soci (vedi questione Cattolica). Del piano industriale da 105 milioni si discute da anni, senza grandi progressi. Ed è poco realistico attendersi una accelerazione proprio in corrispondenza di una crisi planetaria come quella del Coronavirus. Il Comune del resto ha già detto che può coprire soltanto un sesto (2 milioni di euro su 12 milioni) dell’aumento capitale con il quale si dovrebbe finanziare il piano di investimenti.
Anche sul fronte delle alleanze le dichiarazioni di Polato, secondo il quale la Fiera di Verona deve guardare in ogni direzione, appaiono gravemente fuorvianti, dal momento che, se si va verso Milano, si rischia di venire fagocitati, mentre un rapporto con Vicenza o Rimini consentirebbe di trattare da una posizione di superiorità. D’altra parte è assordante il silenzio della Regione. Sui collegamenti con la Stazione si continuano a sbandierare mega progetti quando l’unica azione concreta fatta negli ultimi anni riguarda il collegamento ciclopedonale proposto dal sottoscritto e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale”.
Questo l’intervento di Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune.