Bertoni e l’Università della Terza Età Nel 1982 l’allora primario di geriatria a Borgo Trento diede vita al progetto educativo

Il 7 maggio, alle 10 al Chiostro di Santa Eufemia, l’Università dell’Educazione Permanente ricorda il suo fondatore Luigi Bertoni nel centenario della nascita. Sarà un incontro per raccontare storia ed evoluzione di un progetto educativo unico che è diventato un’eccellenza veronese. Nel 1982 Luigi Bertoni, all’epoca primario del II reparto di Geriatria all’Ospedale Geriatrico di Borgo Trento, dava vita, insieme a Renzo Burro e Roberto Buttura, all’Università della Terza Età, progetto educativo per quella fase dell’età che non va dimenticata ma stimolata perché possa migliorare le proprie attitudini. Partiva nel 1983 quindi il vero e proprio primo anno accademico della UEP, della quale Bertoni è stato rettore per venticinque anni, affiancato da un gruppo storico di docenti fondatori alcuni dei quali ancora presenti nel pregevole corpo accademico. Per raccontare, nell’anno del centenario di Luigi Bertoni, il decollo di questo fortunato progetto, un “volo” che dura da quarantadue anni. I numeri gli hanno dato ragione: gli iscritti hanno raggiunto cifre tali che si sono dovute prevedere lezioni in sedi esterne, ospitate al Cinema Stimmate e alla Gran Guardia. I 400 iscritti dell’83 sono diventati più di 3 mila nel 2020, grazie soprattutto all’adesione di docenti preparati e appassionati. Uno degli aspetti fondamentali del progetto iniziale, su cui Bertoni ha sempre insistito, è infatti la prestazione della propria opera da parte dei docenti a titolo gratuito, una scelta che ha portato la UEP e essere accessibile a tutti, con costi di iscrizione molto contenuti. Il secondo aspetto è legato all’offerta dei corsi, elevata e ad ampio raggio, conseguenza della qualifica professionale dei componenti di un corpo docente molto stimato. Insomma un’idea molto lontana da quella di un semplice intrattenimento e più vicina a quella di una scuola di alta formazione, seppure frequentabile liberamente, nei tempi consentiti dalla vita di ciascuno. Per questo nel progetto di Bertoni le singole lezioni di ogni corso devono avere un loro significato autonomo, lasciando la possibilità agli iscritti di poterle seguire tutte oppure solo quelle in base tempo disponibile, un altro concetto che faceva parte dell’idea fondante. Ancora oggi la UEP rimane fedele allo spirito originario con una formula che, lo dimostra il seguito che ha avuto e che ha, si è rivelata vincente. Nel corso della mattina, gli interventi restituiranno la storia della UEP, dalla sua fondazione a oggi, raccontata dai docenti del nucleo storico che hanno condiviso idee e progetti con il fondatore di questa istituzione a cui dedicano il loro ricordo affettuoso. Una storia che va di pari passo con l’idea di medicina dell’anziano che Luigi Bertoni sosteneva, restituita dai colleghi che l’hanno conosciuto ai tempi della nascita dell’Ospedale Geriatrico di Borgo Trento e da quelli che hanno lavorato al suo fianco nello stesso reparto. “L’Università dell’Educazione Permanente è uno dei lasciti che Luigi Bertoni ha fatto alla città di Verona, un progetto culturale gestito dal Comune che offre corsi, lezioni e laboratori agli oltre 2500 iscritti – afferma l’assessora alla Cultura Marta Ugolini-. E lo fa con un approccio molto laico ed aperto e con uno sguardo libero su discipline diverse, in linea con l’idea di mantenere mentalmente attivi gli anziani, secondo il principio di prevenzione che ha caratterizzato tutta l’attività di Bertoni, uno dei geriatri più importanti di Verona”.