Dopo anni di tira e molla, cavilli e incertezze, il colosso ha detto “grazie e arrivederci” alla città di Verona. Si insidierà da qualche altra parte. Una grande occasione perduta sia per l’occupazione, che per far fare il salto di qualità alla nostra città tanto spesso declamata dai nostri politici. Arriverà invece Amazon, che ha annunciato l’apertura di un nuovo deposito di smistamento a Verona Sud. La sua struttura si svilupperà su di un area di 8.500 metri quadrati e sarà operativa a breve creando una trentina di posti di lavoro a tempo indeterminato. Poi, dicono i fornitori di servizi della piattaforma, ripeto, dicono, non è certo, assumeranno altre 150 persone. Chi vivrà, vedrà. Numeri ben lontani da quelli che avrebbe fatto l’Ikea. Che a Verona metta radici l’azienda di Besoz siamo tutti contenti. Lo saremmo molto di più se oltre ad Amazon, si fossero insediati anche gli svedesi del marchio Ikea. Se Verona vuole essere protagonista e porta d’Europa, deve aprirsi a tutto ciò che è business e produzione di ricchezza. Non si può vivere purtroppo di solo turismo. Sempre che questo continui il suo trend positivo. Ecco perchè scrivo che Amazon e Ikea ci stavano tranquillamente tutti e due, perchè trovare il posto dove sistemare nuove attività ce ne sono da vendere. Poi, dopo il mostro di Adigeo costruito a Verona sud, Verona se vuole ha spazio per tutti.