C’eravamo tanto amati. Ora è finita. Davide Bendinelli ha lasciato ufficialmente Forza Italia ed è entrato in Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. È stato l’ex premier, in Senato, a darne l’annuncio: «Bendinelli è stato coordinatore di Forza Italia in Veneto, è sindaco di Garda, deputato da due anni. È una persona che stimo moltissimo e che da oggi verrà a darci una mano, anche per strutturare il partito nella sua regione, dove si gioca una delle partite chiave del 2020. O recuperiamo il Nordest» ha aggiunto Renzi «o rischiamo di perdere il rapporto col tessuto produttivo». Bendinelli, accanto a Renzi nel transatlantico di Palazzo Madama, è stato diretto: «Al termine di un periodo di intensa e sofferta riflessione» ha detto «ho deciso di lasciare Forza Italia dopo essermi dimesso da coordinatore. È un partito che mi ha dato tanto ma che non riconosco più come mio. I suoi valori liberali di base sono stati traditi, sacrificati sull’altare del sovranismo. Pertanto» ha aggiunto Bendinelli «ho deciso di aderire a Italia Viva e sposare il progetto di Matteo Renzi: una casa liberale, garantista, che porta avanti quei valori in cui ho sempre creduto e che Forza Italia ha deciso di abbandonare. La mia» ha concluso l’ex “azzurro” «è una scelta ideale: fin dal 1994 non ho mai fatto politica per le poltrone, ma sempre e comunque per le idee». Bendinelli a ottobre aveva partecipato alla Leopolda provocando l’ira di Berlusconi il quale lo ha poi rimosso (anche se di fatto Bendinelli aveva rassegnato il mandato) il 19 novembre dal ruolo di coordinatore veneto, incarico passato a Michele Zuin. A proposito: tra i fedelissimi di Flavio Tosi si era sparsa la voce che l’ex sindaco di Verona avrebbe potuto raccogliere l’eredità di Bendinelli in Veneto. Per dirla alla Fantozzi: voci incontrollate pazzesche. Forza Italia dunque perde un altro pezzo e tornano a circolare vorticosamente le voci sull’opa renziana nei confronti del Cavaliere, già sotto attacco della Lega. Fonti “azzurre” hanno provato a minimizzare: «La sorte di Bendinelli era già segnata, visto che era stato alla Leopolda…». Se il governo non arriverà a primavera, com’è probabile, potrebbe essere quindi Bendinelli a tentare di mettere la prima bandiera renziana in Regione.