Il settore Autobus-noleggio con conducente, messo in ginocchio dal Coronavirus, chiede di essere parte attiva della Fase 2. “La nostra realtà, all’interno di Confcommercio Verona, rappresenta un’ottantina di aziende del trasporto persone cui si aggiungono gli operatori dell’Ncc, per un totale di almeno duemila persone complessivamente coinvolte sui mezzi e negli uffici – spiega il presidente di categoria Paolo Bellorio – Le aziende sono ferme, il fatturato è a zero dall’inizio dell’emergenza e le prospettive di ripresa sono incerte e difficili perché le gite non ci saranno per un bel pezzo e non sappiamo, a settembre, se e con quali criteri ripartirà il servizio di scuolabus. Mentre per il trasporto turisti, se ne riparlerà probabilmente il prossimo anno”.
La categoria, tramite Confcommercio, già a inizio marzo ha messo in fila una serie di richieste chiedendo di cancellare adempimenti e imposte, così come la tassa annua di iscrizione al Registro della Regione Veneto: “Fatto salvo per alcune agevolazioni da parte dei Comuni veronesi, finora non abbiamo ricevuto nessuna risposta, non c’è nulla di concreto. Mentre continuiamo a sostenere i costi fissi per il trasporto scolastico”. Per il futuro, si pensa a progetti per agevolare una ripartenza che assicuri la sicurezza di studenti e lavoratori”.