Bcc Veneta, ok al progetto aggregativo L’ultimo passaggio di un iter che prevede la formalizzazione del percorso di fusione

Le assemblee straordinarie di BCC di Verona e Vicenza e BCC Patavina, hanno approvato il progetto aggregativo per la nascita di BCC Veneta.
Le assemblee delle BCC rappresentano l’ultimo passaggio di un percorso aggregativo – che precede la formalizzazione del percorso di fusione – dopo l’autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea nello scorso mese di settembre.Dalle due assemblee è emersa la lista dei Consiglieri di Amministrazione della futura BCC, composta da: Sergio Bassan, Maria Maddalena Buoninconti, Paolo Cappellotto, Vanni Ceccarello, Simone Facci, Manuela Menin, Nicoletta Merlin, Paolo Michelon, Romano Mion, Gian Filippo Panazzolo, Romeo Pedon, Flavio Piva, Giorgio Sandini, Giovanni Tessarollo, Leonardo Toson. È stato altresì nominato il Collegio Sindacale, composto da: Franco Volpato (Presidente), Giancarlo Luigi Bagnara (effettivo), Marco Callegari (effettivo), Marco Ceola (effettivo), Edda Delon (effettivo), Samuele Castellani (supplente), Beatrice Frazza (supplente).
“Siamo orgogliosi che i soci abbiano accolto con favore il progetto di fusione”, commenta Flavio Piva, Presidente di BCC di Verona e Vicenza. “BCC Veneta fonda la propria missione sui valori del credito cooperativo, valorizzando l’identità e le specificità dei territori, sempre vicina a persone e imprese per un progetto veneto comune.”
“I soci in assemblea hanno dato il loro benestare alla proposta di integrazione”, dichiara Leonardo Toson, Presidente di Banca Patavina. “Il nostro impegno è di continuare ad essere BCC a forte vocazione mutualistica, che genera valore per la comunità, attenta alla sostenibilità sociale ed ambientale, rivolta in particolare ai giovani”.
La futura BCC, una volta decorsi i termini giuridici, sarà la terza BCC a livello italiano per sportelli, 92, la quarta per attivo, 6,49 miliardi, la sesta per soci, 29 mila, e tra le più grandi banche dell’intero Gruppo BCC Iccrea. Il territorio di competenza della nuova BCC abbraccerà 237 comuni a presidio delle province venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e le confinanti province di Trento e Mantova.
BCC Veneta potrà contare su più di 700 collaboratori, oltre 130mila clienti e un prodotto bancario lordo di circa 9,5 miliardi di euro. Rispetto al 31.12.22, si stima che le due BCC, insieme, al 31.12.23 produrranno una raccolta diretta pari a 4,08 miliardi di euro (+0,6%), impieghi netti per 2,98 miliardi di euro (+0,9%), una raccolta indiretta per 2,46 miliardi di euro (+13%), oltre a un significativo profilo di solidità patrimoniale. Il patrimonio sarà di 470 milioni di euro, con una stima di utili netti per 60 milioni di euro. L’aggregazione, che ha coinvolto le due BCC espressione di una forte tradizione mutualistica a livello locale, consentirà il consolidamento del ruolo di banca di riferimento del Veneto e del Nord-Est in grado di generare valore per tutti gli stakeholder, per cogliere le opportunità e affrontare le sfide del mercato con un modello di servizio policentrico e decentrato sui territori.